Ceccarelli apre a Verona e mette nel mirino il Trentino Alto Adige
Il gruppo avvia una struttura nell’interporto Quadrante Europa che rafforza ulteriormente la sua copertura del Veneto
Ceccarelli Group rafforza la copertura diretta in Veneto con una nuova filiale operativa e distributiva all’interno dell’Interporto Quadrante Europa. Già operativa dalla scorsa settimana, la nuova sede dispone di una superficie di 2 mila metri quadrati, con magazzino a doppio fronte e 18 baie di carico, e va ad aggiungersi agli altri presidi veneti dell’azienda già attivi a Padova, dove ha appena avviato un magazzino doganale, e Belluno.
“Con l’apertura di Verona – spiega Luca Ceccarelli, presidente del gruppo friuliano – portiamo a compimento un progetto che ci consente di garantire una presenza diretta in tutto il Veneto, assicurando ai nostri clienti servizi uniformi, standard qualitativi elevati e una filiera completamente gestita dal gruppo, senza ricorrere a terzisti. È un passo importante per consolidare il nostro ruolo come interlocutore unico per l’intero Nord Est”.
L’hub di Verona per l’azienda rappresenta “un nodo strategico di collegamento tra le sedi di Milano, Padova e Udine” – dove Ceccarelli ha il suo quartier generale – fungendo da anello di congiunzione tra i flussi logistici del Nord Est e del Nord Ovest, spiega una nota.
“Verona – prosegue Luca Ceccarelli – è una provincia che mancava alla nostra rete e la sua posizione geografica la rende un punto chiave per la nostra crescita. Si tratta infatti di un crocevia naturale tra il Nord Est e il Nord Ovest, nonché una piattaforma fondamentale per l’import-export nazionale e internazionale”.
Ora le mire del gruppo friulano, sempre intenzionato a rafforzare ancora la presenza nel Nord Est, si sposteranno verso il Trentino-Alto Adige, con l’avvio “nei prossimi mesi” di una “Gestone integrata” in un’ottica di “espansione coordinata che vede proprio Verona come piattaforma di rilancio”.
“La nostra visione – conclude Ceccarelli – è quella di diventare l’operatore logistico di riferimento per tutto il Nord Est, integrando Friuli Venezia Giulia e Veneto sotto una gestione diretta e proiettando da Verona il nostro modello anche verso il Trentino e, in una fase successiva, verso le principali direttrici europee”.
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