Auto e macchinari spingono verso il basso (-2,5%) l’export del Piemonte nel primo semestre 2025
Stagnanti le esportazioni verso i paesi Ue, mentre sulle vendite extra Ue pesa il calo di Usa, Regno Unito e Cina

Nei primi sei mesi del 2025 la domanda estera alle imprese del Piemonte è stata ancora debole. Lo scrive Bankitalia nell’ultimo aggiornamento dedicato all’economia della regione, riscontrando per la prima metà dell’anno esportazioni in calo del 2,5% a valori nominali e del 4,3% in termini reali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un andamento peggiore della media delle regioni del Nord Ovest e di quella nazionale.
Il calo tendenziale, si legge nell’analisi, è principalmente riconducibile alle vendite di autoveicoli (diminuite di circa un quarto) e a quelle di macchinari. Tra gli altri settori di specializzazione regionale, scendono le esportazioni di prodotti in gomma e plastica, tessili e quelle di bevande, sono rimangono sostanzialmente stabili quelle di componenti per auto. In aumento infine quelle del comparto metallurgico, dell’alimentare e della gioielleria.
Dal punto di vista dei mercati di sbocco, l’andamento dell’export è stato particolarmente negativo nei paesi extra Ue, per via della contrazione di Stati Uniti, Regno Unito e Cina.
Sulla flessione della domanda americana ha inciso in misura rilevante il calo di circa il 70% registrato nel comparto automotive, pari a quasi un terzo della diminuzione complessiva delle vendite all’estero del settore. La riduzione in Cina è invece ascrivibile ai prodotti tessili e ai macchinari.
Le vendite nei paesi Ue invece sono state stagnanti. Al forte aumento in Spagna si è infatti contrapposta la nuova flessione in Francia e in Germania, pur inferiore a quella del 2024, e la flessione nel mercato polacco.
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