Poste Italiane investe 1,5 miliardi di euro e riorganizza la sua rete logistica
Con una complessa operazione di finanza immobiliare il grande player nazionale, con Sicaf e partner strategici, punta ad ottenere efficienza operativa e sostenibilità
Ha preso il via il progetto di riorganizzazione e trasformazione della rete logistica di Poste Italiane, che mobiliterà un investimento complessivo superiore a 1,5 miliardi di euro. L’iniziativa, che secondo i piani migliorerà l’efficienza operativa e la sostenibilità del network del Gruppo, si basa su un complesso veicolo finanziario immobiliare.
L’operazione, come riporta it.marketscreener.com, è gestita attraverso il Fondo Italia Logistica 1, il primo veicolo della Sicaf di Poste Italiane dedicato alla logistica, gestito da DeA Capital Real Estate Sgr del Gruppo De Agostini.
La Sicaf ha il duplice scopo di conferire asset e finanziare nuovi sviluppi. I primi passaggi per la costituzione del capitale sono stati cruciali: Poste Italiane ha conferito nella Sicaf i principali siti della rete logistica (circa 640.000 metri quadri) per un totale di € 496 milioni. Grazie anche a un versamento aggiuntivo di 13,5 milioni di euro da parte di DeA Capital Re (oltre all’aumento di capitale iniziale), la raccolta complessiva iniziale ha superato la soglia di € 500 milioni.
Questo capitale sarà destinato allo sviluppo di 25 nuove strutture a livello nazionale, che saranno poi affittate in locazione al Gruppo Poste Italiane.
Fondamentale per il successo del piano è il coinvolgimento di partner specializzati, chiamati a investire nei singoli fondi che confluiranno nella Sicaf. Il fondo, che ha già superato i 500 milioni di euro di raccolta, è destinato a crescere rapidamente grazie all’ingresso di attori chiave come: Prologis operatore globale nell’immobiliare industriale, e Fbh (famiglia Bertola), azienda storicamente attiva nella logistica italiana da sessanta anni.
L’ingresso di questi partner non solo apporta ulteriori capitali, ma fornisce anche le competenze specializzate a supporto della trasformazione infrastrutturale e immobiliare della rete, migliorandone concretamente l’efficienza operativa e la sostenibilità.
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