Quali sono le ‘principali società italiane’ 2024 di trasporti e logistica
L’ultimo report di Mediobanca colloca al primo posto Logista, seguita da Savino Del Bene e Brt

Logista Italia, Savino Del Bene e Brt sono, tra le aziende italiane, le più ‘grandi’ tra quelle attive a vario titolo nel settore di trasporti e logistica di terra.
A mettere in fila le imprese tricolori è stata come di consueto l’Area Studi di Mediobanca, nell’ultima edizione del suo report ‘Le principali società italiane’ pubblicato nei giorni scorsi.
L’analisi, riferita all’esercizio 2024, vede ai primi post in assoluto Eni (88,790 miliardi di euro di fatturato), Enel (73,9 miliardi) e Gse (51,9 miliardi), seguite da Stellantis Europe (21,32 miliardi), Leonardo (17,76 miliardi), Prysmian (17,026 miliardi), il gruppo Fs (15,8 miliardi), Saipem (14,54 miliardi), Telecom (14,22 miliardi) ed Edison (13,7 miliardi).
Lasciando da parte i gruppi attivi anche in ambito marittimo-portuale, la classifica di ambito trasporti e logistica vede invece al primo posto Logista Italia, controllata italiana del gruppo spagnolo Logista, che opera in diversi ambiti, incluso quello pharma, e che ha uno dei suoi business principali nella distribuzione di prodotti da fumo. La società, 50esima se consideriamo l’elenco generale delle imprese di manifattura e servizi (era 57esima nel 2023), ha generato un fatturato di 4,273 miliardi di euro, con un valore aggiunto (Ebitda meno il costo del personale) di 169 milioni circa, margine operativo netto di circa 120 milioni e uno staff di 505 addetti (contro i 457 del 2023).
Al secondo posto figura invece la casa di spedizioni Savino Del Bene, 86esima nella classifica generale (dal 100esimo posto dell’anno prima), grazie a un fatturato di 3,003 miliardi di euro, un valore aggiunto di circa 566 milioni e un margine operativo netto di 160 milioni. Anche il gruppo toscano ha incrementato nel 2024 la forza lavoro, passata da 5.833 a 6.115 dipendenti).
Terza posizione invece per Brt (140esima nella lista completa, dopo il 137esimo posto del 2023). L’ex Bartolini ha sviluppato nel 2024 un volume d’affari in leggero calo sull’anno precedente (1,908 miliardi contro 1,986 miliardi), un valore aggiunto di 126 milioni (sui precedenti 216 milioni) e un margine operativo netto negativo per 47,439 milioni (era positivo per 36,5 l’anno prima). Anche i dipendenti sono parallelamente calati, da 3.339 a 3.056 unità.
Segue nella classifica una realtà molto particolare come Gucci Logistica, azienda del gruppo Kering attiva “nel settore del disegno, sviluppo, ingegnerizzazione, produzione, acquisto, vendita, importazione ed esportazione di prodotti a marchio Gucci”, che nel 2024 ha ottenuto ricavi per 1,692 miliardi di euro (in calo dai precedenti 2,077), collocandosi al 160esimo posto della classifica generale. Lo scorso anno la società ha visto calare anche valore aggiunto (a circa 183 milioni), margine operativo netto (57 milioni) e dipendenti (da 1.587 a 1.494 unità).
Interessante poi notare che le successive tre posizioni sono tutte occupate da società di consegne espresse, tutte dal fatturato annuo di poco superiore al miliardo di euro. In primis, Dhl Express Italy, 182esima della lista generale con ricavi pari a 1,543 miliardi (sopra l’1,451 miliardi toccato l’anno prima), valore aggiunto di 310 milioni, margine operativo netto di 66,2 milioni e un personale in aumento (da 3.696 a 3.806 unità).
Segue Fedex Express (189esima nell’elenco completo), che mostra un andamento stabile relativamente a fatturato (1,456 miliardi dopo gli 1,459 miliardi nel 2023) e valore aggiunto (da 267 a 269 milioni di euro), ma non rispetto al margine operativo netto (in netto calo, da 40,46 a 29 milioni). In lieve flessione anche il fatturato, passato da 4.604 a 4.497 addetti.
Ultima di questo terzetto è Sda, parte di Poste Italiane, con ricavi 2024 pari a 1,173 miliardi di euro, in lieve progressione dai 1,103 miliardi dell’anno prima, mentre scendono valore aggiunto (da 146 a 134 milioni circa) e margine operativo netto (da 34,6 a 20,2 milioni di euro), a fronte di un personale in lievissimo declino (da 1.201 a 1.165 unità).
Chiuso il terzetto dei corrieri espresso, è poi la volta di Arcese Holding, unica altra miliardaria della lista con ricavi 2024 pari precisamente a 1,021 miliardi di euro (erano 1,006 miliardi l’anno prima). Da notare la sostanziale stabilità, con lieve tendenza al ribasso, del valore aggiunto (da 207 a 198 milioni), mentre si riduce nettamente il margine operativo netto (da circa 32 a 1,2 milioni). Salgono invece di contro i dipendenti, da 3.568 a 3.620).
Al nono posto della classifica (e 328esima in quella generale) c’è quindi Schenker Italia, con ricavi per 850,87 milioni di euro (dai precedenti 769 milioni), valore aggiunto a 121 milioni (dai 131 del 2023), margine operativo netto di 25,9 milioni (prima era di 36,4 milioni) e dipendenti in calo (da 1.415 a 1.388 unità).
Da rilevare che alla ex controllata di Db faceva capo lo scorso anno un volume d’affari almeno sulla carta inferiore a quello della sua acquirente Dsv, al 448esimo posto generale con ricavi per 618 milioni e uno staff di 707 addetti.
Chiude infine la Top Ten un’altra entità del gruppo Dhl, ovvero Dhl Global Forwarding, al 350esimo posto, con fatturato di 802 milioni di euro (da 797 milioni), valore aggiunto stabile a 106 milioni, margine operativo netto in aumento a 44 milioni e 902 addetti, in leggera crescita dagli 896 del 2023.
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