Menu
  • Notizie e interviste in evidenza
  • Le altre News
  • Chi siamo
  • Perchè
  • Pubblicità
  • Contatti
  • Chi siamo
  • Perchè
  • Contatti
  • Pubblicità
  • Alocin Media
    • Shipping Italy
    • Super Yacht 24
    • Aircargo Italy
    • Alocin Media Corporate
Il giornale online del made in Italy che si muove

Il giornale online del made in Italy che si muove

logo SUPPLYCHAIN
  • Home
  • Logistica
  • Trasporti
  • Interviste
  • Immobiliare
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Politica
  • Servizi & Fornitori
Il giornale online del made in Italy che si muove

Il giornale online del made in Italy che si muove

Notizie e interviste in evidenza

Poste Italiane e gli altri: i ricavi da consegna pacchi salgono a 5,5 miliardi (+3,7%)

In attesa di sapere come è andato il 2020, anno in cui l’e-commerce ha preso il volo in Italia, un report dell’Agcom ha fornito una fotografia dell’andamento economico delle imprese postali nel 2019 e negli anni precedenti. Dal documento esce innanzitutto il ritratto di un settore ancora dominato, sotto diversi profili, da Poste Italiane, ormai […]

di
21 Dicembre 2020
Stampa
Poste Italiane

In attesa di sapere come è andato il 2020, anno in cui l’e-commerce ha preso il volo in Italia, un report dell’Agcom ha fornito una fotografia dell’andamento economico delle imprese postali nel 2019 e negli anni precedenti.

Dal documento esce innanzitutto il ritratto di un settore ancora dominato, sotto diversi profili, da Poste Italiane, ormai però sempre più incalzata dai concorrenti.

Nel complesso le imprese postali lo scorso anno hanno generato un fatturato, derivante sia dall’attività di corrispondenza che da quella di consegna pacchi, pari a 9,1 miliardi di euro, dei quali 3,6 miliardi frutto appunto delle sole attività di PI (e di Sda). Gli altri 5,5 sono spartiti tra i restanti operatori considerati nello studio (ovvero Amazon Italia Transport, Asendia Italy, BRT, Citypost, DHL Express, Elleci Service, FedEx Express, Fulmine Group, GLS, Hermes, Mail Express Poste Private, Milkman, Nexive, Postel, Rotomail Italia, Courier, Selecta, Swiss Post Solutions, Ups).

Nel complesso, il settore progredisce del 3,7% sugli 8,8 miliardi di ricavi dell’anno prima. Mentre, però, la controllata di Cassa Depositi e Prestiti nell’ultimo quinquennio rimane sostanzialmente stabile, con ricavi che nell’intervallo oscillano tra i 3,4 e i 3,6 miliardi (con una crescita media dello 0,3%), le imprese concorrenti risultano invece in forte avanzamento, con una progressione media annua del 7%.

L’altra tendenza evidenziata dal report è che nel corso dell’ultimo decennio è anche variata in modo marcato l’origine di queste entrate. In generale per le imprese postali i ricavi da servizi di corrispondenza si sono ridotti di 1,52 miliardi di euro dal 2015 al 2019, mentre nello stesso periodo quelli da servizi di consegna pacchi sono cresciuti di circa 2,11 miliardi (una crescita media annua del 5,7%).
Tra 2018 e 2019, nel dettaglio le entrate da consegna pacchi sono passate da 5,3 a 5,5 miliardi, con un incremento del 3,7%.

Dallo studio emerge poi che il risultato d’esercizio di tutte le imprese del settore postale passa, tra 2010 e 2019, da 690 a 740 milioni. Di questi ultimi, 630 sono quelli di Poste Italiane.

Guardando alla redditività, l’analisi evidenzia che (considerando invece l’intervallo 2015-2019) l’utile netto in rapporto ai ricavi è risultato in media 4,3%, con valori però nettamente più elevati per il Gruppo Poste Italiane rispetto alle altre imprese considerate (5,6% contro l’1,6%). Nello stesso periodo, in rapporto al patrimonio netto, il risultato di esercizio risulta più alto per le imprese operanti nella consegna dei pacchi rispetto a quelle attive nei servizi di corrispondenza (11,2% contro l’8,9%).

Gli investimenti, pur sensibilmente aumentati nel corso del 2019 (da 595 milioni del 2018 a 815) si confermano relativamente marginali rispetto agli introiti e pari al 5,2% dei ricavi nel 2019.

A Poste Italiane tocca la parte del leone infine anche dal punto di vista occupazionale, dato che nel 2019 i suoi occupati erano il 90% dei circa 130.600 addetti complessivi. Anche sotto questo profilo la controllata di Cdp ha visto però ridimensionato il suo peso nel corso degli anni per via dei processi di riorganizzazione interna (4.151 gli addetti persi solo tra 2018 e 2019), mentre gli occupati delle altre imprese sono aumentati (nello stesso periodo complessivamente di 376 unità) in particolare su impulso dell’incremento degli organici di Brt.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Ultimi Articoli
Scenari Immobiliari 2025
Fatturato a 5,55 miliardi di euro (+2,8%) per l’immobiliare logistico italiano nel 2024
Per Scenari Immobiliari il segmento ha attratto nel primo trimestre 2025 investimenti per 650 milioni di euro, circa il doppio…
  • Scenari Immobiliari
2
Immobiliare
28 Maggio 2025
Contship Italia – container – La Spezia Container Terminal (1)
Alimentare, largo consumo e farmaceutica i ‘best performer’ dell’export 2025 secondo Prometeia – Intesa Sanpaolo
Stimata una crescita dell’1,8% medio annuo per le vendite estere dell’industria italiana nel quadriennio 2026-2029
  • export industria italiana 2025
  • export industria italiana 2026-2029
  • Intesa Sanpaolo
  • Prometeia
3
Economia
28 Maggio 2025
Vino
Per i vini italiani attese vendite estere ancora in crescita (+2%) nel 2025
Fantini Group, Ruffino, Argea e Pasqua sono le aziende del settore con maggiore vocazione all’export
  • export vino 2024
  • export vino 2025
2
Economia
28 Maggio 2025
Lc3 Trasporti Lidl trattore elettrico
Lidl sposta sull’elettrico le consegne in Trentino e lago di Garda
Il partner Lc3 Trasporti ha ricevuto da Daimler il primo trattore elettrico eActros 600, che sarà agganciato a un semirimorchio…
  • Daimler Truck
  • eAcrtros 600
  • Lc3 Trasporti
  • Lidl Italia
  • Mercedes Benz
  • trattore elettrico
1
Trasporti
28 Maggio 2025
E-commerce
L’Ue vuole una fee da 2 euro per ogni pacco e-commerce in arrivo
Parallelamente alla rimozione della esenzione del regime de minimis, potrebbe essere introdotta una tariffa a compensazione delle spese di gestione…
  • dazi
  • de minimins
  • e-commerce
  • Ue
2
Politica
27 Maggio 2025
Il giornale online del made in Italy che si muove
  • Logistica
  • Trasporti
  • Interviste
  • Immobiliare
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Politica
  • Servizi & Fornitori

© SUPPLY CHAIN ITALY (Riproduzione riservata – All rights reserved)
Testata edita da Alocin Media Srl
Direttore responsabile: Nicola Capuzzo

  • Informativa Cookie
  • Informativa Privacy
  • P. IVA: 02499470991
Credits: Edinet s.r.l. - Pietra Ligure (SV)
enit