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Ricavi della logistica italiana in aumento nel 2023-2024 anche nello “scenario peggiore”

Se nel 2022 il sistema produttivo italiano nel complesso ha tenuto, inflazione e shock energetico nel 2023 arriveranno a colpire anche le imprese tricolori, generando una fase di stagnazione e di rallentamento che interesserà però in modo diversificato i vari settori. Tra quelli più fortunati ci sarà quello della logistica e dei trasporti, che anche […]

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17 Gennaio 2023
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Se nel 2022 il sistema produttivo italiano nel complesso ha tenuto, inflazione e shock energetico nel 2023 arriveranno a colpire anche le imprese tricolori, generando una fase di stagnazione e di rallentamento che interesserà però in modo diversificato i vari settori.

Tra quelli più fortunati ci sarà quello della logistica e dei trasporti, che anche nello scenario peggiore dovrebbe riuscire comunque a intercettare una crescita contenuta, per poi tornare a uno sviluppo più sostenuto l’anno seguente.

A dirlo è l’ultimo Cerved Industry Forecast, report che analizza l’evoluzione dei ricavi stimati delle imprese italiane nel biennio 2023-24 ipotizzando due possibili scenari. Il peggiore è quello che prevede un inasprimento del conflitto in Ucraina e della situazione geopolitica globale, il persistere di tensioni sui prezzi e di dinamiche inflattive, nonché ritardi nelle politiche di differenziazione energetica e nell’attuazione dei progetti legati al Pnrr. A queste condizioni, Cerved stima un calo dell’1,1% dei fatturati delle imprese italiane nel 2023 e una crescita contenuta, pari allo 0,3%, nel 2024 (+2,1% tra 2021 e 2024).

Il secondo scenario, chiamato ‘base’, pur non essendo idilliaco prevede possibili aperture verso una soluzione del conflitto, l’ammorbidimento delle tensioni sui prezzi, un avvio positivo dei percorsi verso l’efficientamento energetico e l’utilizzo dei fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza. In questo quadro la previsione per i ricavi delle imprese italiane è di una crescita dello 0,5% nell’anno in corso e dell’1,2% per il 2023 (+4,8% tra 2021 e 2024).

Tenuto conto di questi numeri, per la logistica si prospetta un andamento migliore di quello medio italiano, e ‘a segno più’ in ogni condizione. Nell’ipotesi peggiore, il comparto segnerà infatti un aumento dei ricavi dello 0,3% nel 2023 e dell’1,5% per l’anno seguente. Immaginando invece condizioni più favorevoli, l’incremento del fatturato potrà essere dell’1,5% per quest’anno e del 2,5% nel 2024. Evoluzioni che, mette ancora in evidenza l’analisi del Cerved, fanno della logistica un settore con una delle crescite di fatturato più alte nell’intervallo 2021-2024 (+8,5% secondo lo scenario peggiore e +11,1% secondo quello base) e ben sopra la media italiana. Andamenti più favorevoli, secondo Cerved, si possono ritrovare nel biennio nel comparto dei servizi non finanziari e in quello del sistema moda.

Interessante rilevare come il comparto non sarà tra quelli più colpiti dall’aumento del costo dell’energia né da quello delle materie prime, fenomeni che interesseranno soprattutto le aziende di produzione di sanitari, carta, cemento e calce (il primo) e le realtà che realizzano imballaggi in metallo, mangimi, accumulatori e batterie (il secondo).

Un cenno infine va fatto anche al vicino comparto della produzione di mezzi di trasporto, che secondo Cerved sarà quello che, dopo le difficoltà legate agli approvvigionamenti viste negli ultimi tempi, riuscirà a mettere a segno durante l’anno la crescita più marcata (+4% nello scenario base, +0,6% in quello peggiore). Le sue sorti volgeranno al negativo però nel 2024, con perdite dell’1,2% nel migliore dei casi e del 3% in quello peggiore.

F.M.

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