La guerra dei prezzi sui noli container potrebbe essere già iniziata
Nel contesto sempre più depresso del trasporto di container via mare si sta facendo largo un mercato parallelo per i noli spot per le esportazioni dalla Cina a prezzi più bassi di quelli delle quotazioni ‘ufficiali’ riservato agli spedizionieri dai volumi medio-piccoli. Il fenomeno, descritto da Loadstar, sarebbe stato osservato al momento sulle spedizioni verso […]

Nel contesto sempre più depresso del trasporto di container via mare si sta facendo largo un mercato parallelo per i noli spot per le esportazioni dalla Cina a prezzi più bassi di quelli delle quotazioni ‘ufficiali’ riservato agli spedizionieri dai volumi medio-piccoli.
Il fenomeno, descritto da Loadstar, sarebbe stato osservato al momento sulle spedizioni verso il Nord Europa e in particolare il Regno Unito, per le quali alcuni operatori starebbero offrendo tariffe Fak ‘speciali’ anche inferiori ai 1.000 dollari per box da 40’.
Nel dettaglio, la testata spiega di avere visionato una quotazione (valida fino al 14 febbraio) per un nolo da 998 dollari per l’invio di un container da alcuni scali cinesi verso Felixstowe, un’altra da 1.400 dollari per le tratte da Shanghai e Ningbo a Felixstowe, una terza da 1.450 dollari dagli stessi porti cinesi verso Amburgo e Rotterdam, queste ultime due valide fino alla fine del mese.
Secondo un operatore Nvocc interpellato dalla testata, tariffe del genere, per garantire agli spedizionieri un certo margine, presuppongono noli base pagati al vettore dallo stesso di circa 1.000 dollari. Per un confronto, si può ricordare che secondo Drewry nell’ultima settimana l’invio Shanghai – Rotterdam di un container da 40 piedi era quotato in media 1.732 dollari.
Valutazioni che portano la testata a concludere che quindi l’umore dei carrier è nero e che a parer loro il mercato sta andando nella direzione di un ulteriore calo delle tariffe. E questo nonostante su alcune tratte analizzate sembrerebbe essersi interrotto il declino dei prezzi. “Questi indici sono accurati solo nella misura in cui lo sono le informazioni su cui si basano, e alcuni di questi dati sono ovviamente non divulgati”, ha affermato lo stesso operatore Nvocc di cui sopra. Il sospetto, non troppo velato, è quindi che sui noli container dalla Cina si stia già scatenando tra carrier la guerra dei prezzi preconizzata da alcuni osservatori alcune settimane fa.
“Tutti gli elementi nel mercato del trasporto container indicano il 2023 come un periodo difficile per i vettori ” ha commentato al riguardo Lars Jensen, amministratore delegato di Vespucci che ha poi aggiunto: “Non solo gli elementi fondamentali puntano verso un rallentamento congiunturale, ma anche la pressione competitiva tra i vettori è pronta ad aumentare”.
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