FederlegnoArredo lancia l’allarme sull’export (-4,8% a febbraio)
Le flessioni maggiori sono state registrate in Francia (-3,3%) e Germania (-3,2%); mentre il mercato Usa si è mostrato stabile (-0,1%)

Nell’assemblea annuale, che si è svolta pochi giorni fa sull’isola di San Servolo a Venezia, FederlegnoArredo ha celebrato il traguardo dell’80esimo anno d’età ma anche espresso alcune forti preoccupazioni per la filiera nel contesto globale, tra sostenibilità, innovazione tecnologica e scenari economici di grande incertezza.
Il 2024, ha segnalato la federazione, aderente a Confindustria, si è chiuso con un fatturato complessivo di circa 52 miliardi di euro, di cui quasi 20 miliardi legati all’export, che nell’anno ha però registrato un calo del 2,1%.
Dopo un inizio di 2025 promettente, però, le vendite estere della filiera hanno segnato a febbraio un calo del 4,8%, portando il dato cumulato del primo bimestre a -0,7%, per un valore di quasi 3 miliardi di euro.
Le flessioni maggiori si sono registrate in Francia (-3,3%) e Germania (-3,2%). Stabili gli Stati Uniti (-0,1%), mentre Spagna (+6,6%) e Polonia (+11,5%) si distinguono per il segno positivo (Centro Studi FederlegnoArredo).
Sul tema è intervenuto anche l’attuale presidente di Confindustria Emanuele Orsini, già alla guida di Federlegno dal 2017 al 2020, che dopo avere fatto i suoi auguri alla Federazione per l’80esimo compleanno ha commentato: “Sappiamo quanto i prodotti del settore siano un’eccellenza del Made in Italy, e rappresentino una risorsa importante per l’export del nostro Paese. Oggi le tensioni per tutti i comparti industriali sono altissime. Siamo quindi chiamati a cercare nuovi mercati e sostenere le imprese nel mantenere la loro competitività, salvaguardando le filiere di eccellenza come quella che FederlegnoArredo rappresenta”.
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