Presentato il masterplan per rilanciare lo scalo ferroviario merci di Alessandria
Il polo logistico coprirà circa 300.000 mq dedicati alla movimentazione merci, supportato da infrastrutture tecnologicamente avanzate, tra cui gru a portale da 45 metri, 4 binari da 750 metri, corsie dedicate a Tir e container, e uno svincolo autostradale diretto sulla A26

Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha partecipato, presso il Dipartimento di Scienze e Innovazione tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale, all’incontro pubblico di presentazione del Masterplan del Nuovo Polo Logistico e Urbano di Alessandria.
“Questo innovativo intervento, parte fondamentale del più vasto progetto di riqualificazione dell’esistente Scalo ferroviario di Alessandria Smistamento, si annuncia come un passo strategico per il futuro logistico e urbano del territorio, per l’economia del Basso Piemonte e della Liguria, rendendo il quadrante nuovamente competitivo con i grandi porti del Nord Europa. Si tratta di opere infrastrutturali che restituiscono centralità al Paese nel sistema dei trasporti europei” recita una nota del dicastero romano.
L’iniziativa è stata coordinata dal Commissario Straordinario del Terzo Valico dei Giovi, in qualità di commissario anche di quest’opera, attraverso uno specifico protocollo d’intesa che ha coinvolto, oltre al Mit, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, gli enti territoriali, le società del gruppo Ferrovie dello Stato, inclusa l’Anas per gli aspetti di viabilità e di collegamento autostradale.
Il Masterplan si articola in due fasi principali: la prima, interamente pubblica e sviluppata da Rfi, prevede la trasformazione dello Scalo ferroviario di Alessandria in un hub intermodale e retroportuale, con la riqualificazione di circa 30 ettari di infrastrutture ferroviarie esistenti per renderle tecnologicamente avanzate. La seconda parte, sviluppata tramite finanza di progetto e con risorse private, consisterà nella rigenerazione urbana di circa 70 ettari di immobili ferroviari non più in uso.
“Per la prima volta in Italia, si realizza un progetto di rigenerazione urbana senza consumo di suolo, su aree di uno scalo ferroviario che mantiene e potenzia la propria funzione, integrandola con la città” sottolinea il Ministero. Aggiungendo poi che “questa iniziativa garantirà sviluppo economico, sociale e ambientale. Tra le destinazioni d’uso principali figurano un’area per la logistica di scambio e stoccaggio, un’Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata (Apea), il restauro delle ex Officine Manutenzioni Veicoli ferroviari in un polo culturale, un parco urbano, aree per fonti di energia rinnovabile, un nuovo quartiere urbano con uffici e residenze, e piste ciclabili che collegheranno lo scalo al centro città”.
L’intera area di Alessandria Smistamento è al centro di un significativo progetto di potenziamento e ammodernamento. L’intervento sullo scalo ferroviario di Alessandria, del valore di circa 270 milioni di euro, è in fase realizzativa, con i lavori sul campo che inizieranno a settembre.
La prima fase (circa 40 milioni di euro) è stata appaltata da Rfi e le aree sono in consegna. Le opere garantiranno binari con il modulo europeo di 750 metri, uno standard che permetterà la gestione di treni merci più lunghi e moderni, conformi agli standard europei per i Corridoi Ten-T. L’investimento complessivo nel settore ferroviario è di circa 370 milioni di euro.
Una nota dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale precisa che “il masterplan include quattro poli funzionali – hub delle merci, delle persone, della natura e dell’energia – senza consumo di suolo pubblico. Il polo logistico coprirà circa 300.000 mq dedicati alla movimentazione merci, supportato da infrastrutture tecnologicamente avanzate, tra cui gru a portale da 45 metri, 4 binari da 750 metri, corsie dedicate a Tir e container, e uno svincolo autostradale diretto sulla A26. Il valore dell’investimento per la realizzazione dello scalo innovativo ferroviario è di circa 370 milioni di euro, di cui una prima fase da 40 milioni è già stata avviata con l’aggiudicazione della gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori di ammodernamento tecnologico e infrastrutturale”.
Secondo la port authority genvoese “il nuovo hub stimolerà la domanda di trasporto ferroviario rendendo la logistica delle merci sempre meno impattante sul territorio e più competitiva per il mercato. Contribuirà a estendere l’area di influenza dei Ports of Genoa anche oltre le Alpi, verso Austria, Svizzera e Germania, valorizzando la vocazione multipurpose dei porti del sistema del Mar Ligure Occidentale. Avere a disposizione hub logistici multimodali e polifunzionali come quello che verrà realizzato ad Alessandria offre prospettive di sviluppo per il fiorire e il prosperare di attività produttive ad alto valore aggiunto per il territorio”.
Lo scalo di Alessandria, già collegato con le reti ferroviarie dei porti di Genova Prà e Savona-Vado, “è destinato a divenire uno dei pilastri della Zona Logistica Semplificata del Mar Ligure Occidentale – concluda la nota di palazzo San Giorgio – attirando attività a valore aggiunto e investimenti produttivi sul territorio. La logica di concentrazione dei flussi in nodi retroportuali avanzati, come quello alessandrino, è essenziale per intercettare i nuovi traffici intra-europei, ridurre l’impatto ambientale del trasporto merci e favorire una logistica più efficiente e competitiva a livello nazionale e internazionale”.
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