Nel Dl Infrastrutture anche il cruscotto sugli appalti nella logistica
Lo strumento, che sorgerà in senso al Ministero del Lavoro, mira ad aumentare la trasparenza nel settore permettendo di verificare che imprese e cooperative siano in regola con gli adempimenti fiscali e contributivi

Tra gli emendamenti approvati dalle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera al Dl Infrastrutture ve ne è anche uno relativo alla istituzione del ‘cruscotto’ per gli appalti nella logistica, da tempo promosso da Assologistica.
Lo segnala una nota della associazione, evidenziando che la norma è stata presentata da Noi Moderati e in particolare dal deputato ed ex ministro dei Trasporti Maurizio Lupi.
In particolare, spiega, l’emendamento prevede l’istituzione, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, del Cruscotto informativo per la gestione dei contratti di appalto tra privati nella logistica (Cigal). Lo strumento mira ad aumentare la trasparenza nel settore permettendo di verificare che le imprese e le cooperative con cui si intende stipulare un contratto di appalto siano in regola con gli adempimenti fiscali e contributivi, anche verso i loro dipendenti.
Secondo Assologistica, il cruscotto “funzionerà come un indicatore dell’affidabilità della controparte, facendo dialogare i dati messi a disposizione dalle amministrazioni competenti, nel rispetto della privacy”.
Oltre alla associazione guidata da Umberto Ruggerone, ad avere promosso il progetto sono stati Confindustria, Federdistribuzione, Centrali Cooperative (Confcooperative, Legacoop, Agci), Centromarca, Compagnia delle Opere, Fiap Autotrasporti, Consorzio Conlegno, Consorzio Rilegno (Conai), Consorzio Italia del Gusto nonché gli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, tra cui figura anche quello dedicato alla Contract Logistics intitolato a Gino Marchet.
Dopo aver ringraziato Noi Moderati e in particolare Lupi, per il contributo fornito in sede parlamentare e nel dialogo con il Governo, Assologistica ha richiesto all’esecutivo “una celere e condivisa adozione del conseguente decreto attuativo”.
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