Sono oltre 43mila le aziende italiane che vendono anche tramite e-commerce
La provincia più attiva, sotto questo profilo, è quella di Napoli, con 4.120 aziende. Seguono quelle di Roma (3.999) e Milano (3.895)

La rivoluzione dell’e-commerce non ha cambiato solo le abitudini dei consumatori italiani, ma prodotto trasformazioni visibili anche nel tessuto produttivo dei territori. Lo sostiene una analisi di InfoCamere-Unioncamere su dati Movimprese, che ha riscontrato come alla fine del 2024 le aziende di e-commerce iscritte al Registro delle imprese delle Camere di Commercio fossero 43.379, ovvero 30.058 unità (+225,6%) in più rispetto al 2014.
Tra le regioni con il maggior numero di realtà operanti nel settore del commercio al dettaglio via internet, figurano la Lombardia con 8.545 imprese (il 19,7% del totale), la Campania con 6.484 (14,9%) e il Lazio con 5.088 (11,7%). Alle stesse regioni va il podio della crescita in valore assoluto nel decennio considerato, rispettivamente con 6.014, 5.170 e 3.499 imprese in più.
In percentuale, la crescita maggiore del decennio è stata registrata per in Campania, (+393,5%), regione seguita da Calabria (+294,2%) e Molise (+251,1%).
Da rilevare anche che, nel confronto tra province, è Napoli a conquistare il primato assoluto con 4.120 imprese di commercio online a fine 2024, per una quota che rappresenta il 9,5% del totale nazionale. Seguono Roma con 3.999 (pari al 9,2% del totale) e Milano con 3.895 (9%). Il capoluogo partenopeo si distingue anche per il maggior saldo assoluto nel periodo (+3.418 imprese) e per la crescita percentuale più marcata (+486,9%), dati che secondo Unioncamere evidenziano che la rivoluzione digitale non è una prerogativa delle capitali economiche del Paese ma “un fenomeno distribuito, capillare, con potenzialità forti anche in contesti tradizionalmente meno digitalizzati”.
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