Trasporto ‘obbligato’ su ferro di rotori da Terni a Civitavecchia per Fagioli
L’azienda reggiana gestirà spedizioni di ‘pezzi’ da 200 tonnellate verso il porto laziale per l’anno 2025/2026 nell’ambito di un frame agreement
Anche lo scorso 16 ottobre sulla tratta Terni – Civitavecchia, ha riferito il sito specializzato Ferrovie.info, si è assistito a un trasporto ferroviario eccezionale, che ha visto impiegato un carro speciale di Fagioli, il Uaai unità a 32 assi con colori e logo dell’azienda.
A illustrare dettagli e contesto dell’operazione a SUPPLY CHAIN ITALY è stata la stessa azienda reggiana, che ha spiegato innanzitutto cosa fosse presente a bordo del treno: un rotore, del peso di 200 tonnellate, destinato alla messa in funzione presso impianti industriali, in particolare acciaierie, dove verrà utilizzato per forni e laminatoi. Il trasporto del manufatto, con l’arrivo nel porto laziale, si inserisce nell’ambito di un frame agreement più ampio che coprirà la spedizione di tutti i rotori del cliente – non menzionato – per l’anno 2025/26.
A far optare la committente per la modalità ferroviaria non sono state considerazioni particolari. Si è trattato piuttosto, ha evidenziato Fagioli, di una “necessità imperativa” data la presenza di vincoli non superabili (in particolare limiti di peso) sulla via stradale in direzione del porto di Civitavecchia per la presenza di manufatti e ponti. Ciò detto, anche il transito su rotaia, ha rilevato Fagioli, che pure potrebbe potenzialmente rappresentare un cruciale collegamento tra Nord e Sud del paese, sconta ancora molti limiti. Tra questi per i trasporti eccezionali anche la necessità di transitare su ‘vecchie’ linee per non intralciare quelle dell’alta velocità.
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