Forte crescita dell’export toscano (+11,8%) nella prima metà del 2025
Su le vendite di metalli preziosi e prodotti farmaceutici, mentre calano le altre specializzazioni regionali
Nella prima metà del 2025 l’attività economica in Toscana si è confermata debole. Lo scrive Banca d’Italia nel suo ultimo aggiornamento congiunturale sulla regione, rilevando un aumento del prodotto dello 0,3%, leggermente inferiore al dato stimato per l’intero Paese.
Nel dettaglio, risulta in calo la produzione industriale, su cui pesa la crisi della moda, mentre aumentano nettamente (e in misura maggiore alla media nazionale e del solo Centro Italia) le vendite estere (+11,8%), cresciute però “soltanto grazie al contributo della farmaceutica e dei metalli preziosi”. A prezzi costanti l’aumento è del 9,9%. In calo invece le esportazioni delle produzioni degli altri principali settori di specializzazione regionali.
Sotto il profilo delle destinazioni l’incremento forte nei paesi Ue, grazie ai contributi di Francia e Spagna. Al di fuori della Unione Europea, l’aumento è stato contenuto, per effetti di una crescita consistente sui mercati svizzero e britannico che si è accompagnata a cali di quelli cinese e turco e a una situazione di stabilità in quello statunitense.
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