Import/export italiano via aerea: aumentano gli scambi con Cina (+11,1%), Hong Kong (+86,5%) e Turchia (+9,5%)
Una analisi di Fedespedi – Anama rileva la stabilità dei traffici da e per la Germania
Le politiche tariffarie Usa e le contromosse che queste hanno suscitato stanno influenzando anche i flussi commerciali che si muovono da e per l’Italia per via aerea.
A questa conclusione pare portare la lettura di una analisi condotta dal Centro Studi Fedespedi e promossa da Anama dedicata all’andamento economico-finanziario delle società di gestione aeroportuale.
Nel report spicca innanzitutto la perdita di volumi negli scambi con gli Usa, che nella prima metà dell’anno si fermano a 62.774 tonnellate (-9,5%), mentre non sono noti i numeri relativi agli scambi con il Canada (complessivamente il Nord America, nel 2024, valeva il 14,85 dei traffici da e per la Penisola).
Parallelamente, l’Italia ha visto crescere notevolmente gli scambi con la Cina (46.352 tonnellate, +11,1%) e con Hong Kong (25.065 tonnellate, +86,5%), con ogni probabilità per effetto della crescita delle vendite e-commerce nella Penisola.
Al fianco di queste relazioni, anche altre sono andate rafforzandosi o indebolendosi in modo significativo nella prima metà dell’anno, anche se va rilevato come gli scambi con la Germania, principale partner commerciale anche in relazione a questa modalità di trasporto siano rimasti stabili (+0,2%, 76.989 tonnellate). Lo stesso vale grossomodo anche per gli Emirati Arabi Uniti, con scambi solo in lieve calo (-1,1%, 44.850 tonnellate).

Guardando alle variazioni più importanti, il report segnala tra queste la netta flessione delle spedizioni da e per l’Azerbaijan (-40,7%, 16.059 tonnellate) così come di quelle con la Corea del Sud (-11%, 17.927 tonnellate). Cali significativi si riscontrano anche negli scambi intra-europei, in particolare da e per Belgio (-16,9%, 12.480 tonnellate), Lussemburgo (-6,4%, 13.190 tonnellate) e Spagna (-5,1%, 10.648 tonnellate), nonché in misura minore la Francia (-2,3%, 21.874 tonnellate).
A segno più invece l’andamento dei volumi scambiati per via aerea tra Italia e Turchia, che nella prima metà dell’anno aumentano del 9,5% (a 23.456 tonnellate).
Da rilevare che, nonostante gli importanti aggiustamenti visti tra i vari flussi, nel complesso l’andamento delle spedizioni aeree da e per l’Italia è rimasto costante, con traffici per 530.576 tonnellate, in crescita dello 0,2% su quelle registrate nella prima metà del 2024.
Guardando ancora al contesto Ue, l’analisi di Fedesoedi-Anama rileva come complessivamente nel primo trimestre le spedizioni aeree siano cresciute del 2,5%. In questo perimetro, l’Italia si colloca al sesto posto per volumi movimentati (dopo Germania, Francia, Belgio, Paesi Bassi e Spagna), mentre considerando i singoli scali il primo italiano è Malpensa, al decimo posto della classifica.
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