• Chi siamo
  • Perchè
  • Contatti
  • Pubblicità
  • Alocin Media
    • Shipping Italy
    • Super Yacht 24
    • Aircargo Italy
    • Alocin Media Corporate
Il giornale online del made in Italy che si muove

Il giornale online del made in Italy che si muove

  • Home
  • Logistica
  • Trasporti
  • Interviste
  • Immobiliare
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Politica
  • Servizi & Fornitori
  • Notizie e interviste in evidenza
  • Le altre News
  • Chi siamo
  • Perchè
  • Pubblicità
  • Contatti

Il giornale online del made in Italy che si muove

Notizie e interviste in evidenza

Allarme di Aice e Confindustria sul caro-noli container: “Da Bruxelles risposte vaghe”

Il caro-noli per il trasporto marittimo di container continua a essere in cima alla lista delle criticità di importatori, esportatori e industriali italiani. Durante il webinar intitolato “Prezzi delle materie prime e dei noli marittimi container” organizzato dai Propeller Club di Napoli e Milano, le due associazioni di categoria Aice (Associazione italiana commercio estero) e […]

di
28 Settembre 2021
Stampa

Il caro-noli per il trasporto marittimo di container continua a essere in cima alla lista delle criticità di importatori, esportatori e industriali italiani. Durante il webinar intitolato “Prezzi delle materie prime e dei noli marittimi container” organizzato dai Propeller Club di Napoli e Milano, le due associazioni di categoria Aice (Associazione italiana commercio estero) e Confindustria hanno espresso tutta la loro preoccupazione per una situazione sempre più insostenibile.

“Bisogna domandarsi se questa situazione sia temporanea oppure no. Io temo di no. Il Covid ha accelerato la digitalizzazione e anche questo fattore ha spinto verso uno stravolgimento della globalizzazione; spingerà sempre le imprese ad andare a produrre sempre più vicino ai luoghi di consumo” ha detto David Doninotti, segretario generale di Aice. Secondo il quale “il risultato sarà un progressivo reshoring e un accorciamento delle catene produttive e logistiche. Gli importatori – ha aggiunto – oggi non sono in grado di programmare e non possono nemmeno fare un listino prezzi” a causa dell’aumento del costo delle materie prima e dell’incidenza della logistica sui prezzi finali con conseguente spinta all’inflazione. Secondo Doninotti il risultato è già una rivalutazione delle aree produttive più prossime al nostro Paese come l’Est Europa e il bacino del Mediterraneo.

Il segretario ha rivelato che “Aice ha scritto all’Europa per segnalare la criticità del caro-noli container ma ricevendo una risposta vaga, del tipo che la causa è stata l’emergenza pandemica di Covid e che tutto si sistemerà”. La doppia proposta lanciata da Doninotti (da lui stessa riconosciuta come parzialmente utopistica) è stata quella di “proporre una riduzione dei dazi all’import almeno per certe merceologie e, riprendendo le parole di Draghi, creare una centrale d’acquisti per l’energia a livello Europeo”. Proposta utopistica se si guarda a come il Vecchio continente fatichi a mettersi d’accordo anche su aspetti molto meno importanti e decisivi per le sorti economiche e politiche dell’Unione.

Nella stessa occasione è stato portato anche il punto di vista di Confindustria attraverso le parole di Giuseppe Mele, responsabile della sezione Coesione territoriale e Infrastrutture, secondo il quale “le scelte fatte dagli armatori sono del tutto legittime e razionali (riduzione di capacità di stiva e blank sailing all’indomani dello scoppio della pandemia). Per questo non ci sentiamo come Confindustria di gettare la croce addosso a qualcuno nei vari segmenti della logistica”.

Detto ciò, però, il rappresentante degli industriali qualche critica la solleva: riferendosi alla proroga del Consortia Block Exemption Regulation (l’esenzione antitrust in favore delle alleanze armatoriali) parla ad esempio di “decisione non adeguatamente ponderata”, aggiungendo che “oggi la maggiore difficoltà è rappresentata dall’impotenza a trovare delle soluzioni alle criticità” imposte dalla logistica delle merci e dalla scarsa disponibilità e dall’elevato prezzo di alcune materie prime.

Confindustria una stoccata alle grandi società armatoriali e soprattutto a Bruxelles non la risparmia: “C’è solo da verificare se ci sia stato un comportamento scorretto (collusivo) da parte delle compagnie di navigazione; su questo ci aspettiamo da parte della Commissione Europea almeno l’apertura di un approfondimento. Così come sarà da capire se l’esenzione antitrust (Cber) abbia avuto su questa situazione degli effetti e quali” ha aggiunto Mele. Rivelando infine che sia la Confindustria italiana che quella tedesca hanno congiuntamente già sollecitato sia il premier Draghi che l’Europa a intervenire.

N.C.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Ultimi Articoli
Trasporto merci pericolose: Fai chiede moratoria su nuove norme Adr per materiali con piombo
Chiesto un adeguamento graduale per scongiurare paralisi economiche e i rischi di concorrenza sleale
  • Adr
  • Carlotta Caponi
  • Fai - Federazione Autotrasportatori Italiani
  • Regolamento Delegato 2024/197
2
Logistica
28 Luglio 2025
Tariffe e tensioni commerciali: i consigli di Ghetti (Deloitte) per contenere gli effetti dei dazi
Le misure adottate da Stati Uniti, Cina, Unione Europea e altri Paesi obbligano le imprese a rivedere le proprie strategie…
  • consigli
  • dazi
  • Deloitte
  • Ghetti
3
Economia
28 Luglio 2025
Dall’osservatorio Oitaf un nuovo documento di buone pratiche per il trasporto del fresco alimentare
Temperatura, atmosfera controllata e confezionamento attivo emergono come armi vincenti contro lo spreco alimentare
  • Oitaf
  • Osservatorio Interdisciplinare Trasporto Alimenti e farmaci
  • temperatura controllata
  • trasporto prodotti alimentari
1
Ricerche & Studi
28 Luglio 2025
Usa ed Europa hanno trovato l’accordo: dazi al 15%
Le tariffe su acciaio e alluminio al momento rimangono ancora al 50%
  • dazi
  • Europa
  • Usa
2
Economia
27 Luglio 2025
Il settore logistico italiano attrattore di investimenti: 800 milioni nel 1° semestre 2025
Jll: 3Pl e manifatturiero spingono le locazioni, con 950mila mq di take-up
  • 3pl
  • immobiliare
  • Jll
  • logistica
  • trend
2
Immobiliare
25 Luglio 2025
  • Logistica
  • Trasporti
  • Interviste
  • Immobiliare
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Politica
  • Servizi & Fornitori

© SUPPLY CHAIN ITALY (Riproduzione riservata – All rights reserved)
Testata edita da Alocin Media Srl
Direttore responsabile: Nicola Capuzzo

  • Informativa Cookie
  • Informativa Privacy
  • P. IVA: 02499470991
Exit mobile version