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Sono 22 le imprese di autotrasporto che hanno richiesto i nuovi contributi del Ministero per il rinnovo veicoli

Il Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili ha svelato quali sono le imprese di autotrasporto conto terzi che hanno presentato domanda per accedere ai fondi per il rinnovo del parco veicolare che erano stati messi a disposizione dal DL n.124 del 26 ottobre 2019 (12,9 milioni per ognuno degli anni 2019 e 2020) e […]

di
6 Luglio 2021
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Tir in sosta Brennero

Il Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili ha svelato quali sono le imprese di autotrasporto conto terzi che hanno presentato domanda per accedere ai fondi per il rinnovo del parco veicolare che erano stati messi a disposizione dal DL n.124 del 26 ottobre 2019 (12,9 milioni per ognuno degli anni 2019 e 2020) e le cui modalità di erogazione erano poi state definite nel decreto interministeriale n.355 del 14 agosto 2020, siglato dallo stesso dicastero (all’epoca ancora Mit) insieme al Mef.

Si tratta, più precisamente, di fondi destinati a supportare la sostituzione di veicoli obsoleti (a motorizzazione termica fino alla classe euro IV e di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate) con mezzi commerciali “nuovi di fabbrica, di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate”. Questi potranno essere “a trazione alternativa a metano (Cng), gas naturale liquefatto (Gnl), ibrida (diesel/elettrico) ed elettrica (full electric)” oppure in alternativa a “motorizzazione termica conformi alla normativa anti inquinamento euro VI”. Come vedremo nel dettaglio più avanti, la stragrande maggioranza delle domande ha riguardato la seconda possibilità e solo un esiguo numero di imprese ha scelto di richiedere i contributi per poi procedere all’acquisto di mezzi a Gnl, Cng, elettrici o ibridi.

Il secondo provvedimento in particolare definiva le modalità di erogazione delle risorse (per un massimo di spesa di 25,8 milioni per il biennio 2019 – 2020), stabilendo tra le altre cose che i contributi erano destinati a imprese “attive sul territorio italiano”, iscritte al Ren (Registro elettronico nazionale) e all’Albo degli autotrasportatori di cose per conto di terzi e che per ogni anno 6,45 milioni sarebbero dovuti andare al primo tipo di acquisto (veicoli a Cng, Gnl, ibridi o full electric) e altrettanti alla seconda categoria di mezzi.

Dal punto di vista delle imprese, il decreto dell’allora Mit e del Mef stabiliva che i singoli contributi dovessero avere un importo tra i 2mila e 20mila euro (per fare un esempio, per l’acquisto di un mezzo tra le 3,5 e le 7 tonnellate Cng e ibrido lo stanziamento previsto era di 4mila euro, che salivano a 8mila per uno mezzo simile tra le 7 e le 16 tonnellate), con un tetto di 550mila euro a impresa. Tra i vincoli posti, il decreto stabiliva che i mezzi da rottamare dovessero essere stati detenuti “in proprietà o ad altro titolo” per almeno tre anni e che i nuovi acquisti non potessero essere ceduti dal proprietario prima della fine del 2023, pena la revoca del contributo.

Come accennato sopra, il Ministero (tramite Ram) ha reso noto l’elenco con le domande pervenute (ancora soggette alle verifiche della fase istruttoria), relative in particolare a radiazioni di mezzi e contestuali nuovi acquisti avvenuti tra il 25 dicembre 2019 e il 30 settembre 2020. Si tratta di due elenchi, relativi a due periodi di incentivazione (per domande presentate lo scorso novembre e nell’ultimo mese di giugno), in certi casi dalle stesse imprese.

Da notare che le domande, come accennato sopra, corrispondono in larga misura alla richiesta di contributi per veicoli a motorizzazione termica euro VI (71 casi su 76 per quel che riguarda la prima tranche e 19 su 22 nella seconda). Solo quattro aziende vorrebbero puntare su entrambi i tipi di mezzi mentre otto sono complessivamente quelle che chiedono incentivazioni per l’acquisto di unità ibride, elettriche, a Gnl o a Cng.

Di seguito l’elenco completo delle 22 aziende che hanno presentato le domande nel secondo periodo di incentivazione, mentre relativamente al primo, la lista è consultabile qui.

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