A marzo immatricolazioni di veicoli commerciali sopra i livelli pre-Covid (+5,4%)
A marzo, grazie anche a due giorni lavorativi in più, sono stati 18.230 i veicoli commerciali immatricolati, il 5,4% in più rispetto ai 17.295 allo stesso mese del 2019. A riferirlo è Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere, secondo la quale il dato porta anche il primo trimestre dell’anno a chiudersi con complessive 46.140 immatricolazioni, […]

A marzo, grazie anche a due giorni lavorativi in più, sono stati 18.230 i veicoli commerciali immatricolati, il 5,4% in più rispetto ai 17.295 allo stesso mese del 2019. A riferirlo è Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere, secondo la quale il dato porta anche il primo trimestre dell’anno a chiudersi con complessive 46.140 immatricolazioni, quasi perfettamente in linea dunque con quelle di due anni fa (quando erano state 46.121).
“Il mercato si mantiene in territorio positivo grazie al contributo degli incentivi governativi – ha commentato il presidente dell’associazione Michele Crisci, rilevando però che “il fondo destinato alle alimentazioni non elettriche si è esaurito nel giro di pochissimi giorni”. Motivo per cui Unrae ne ha chiesto con urgenza il rifinanziamento.
Guardando nel dettaglio il mercato dei veicoli commerciali dei soli primi due mesi dell’anno, complessivamente stabile rispetto al gennaio-febbraio 2020, questo mostra un incremento della quota dei privati (+3,5%), mentre le autoimmatricolazioni dei concessionari perdono il 16,2% dei volumi. Quelle di veicoli destinati a noleggio a lungo termine calano del 7,6%, mentre il breve termine recupera il 28,2%. Cresce infine dell’1,1% la quota delle società, che però resta dominante rappresentando a fine febbraio il 45,1% del mercato, seguita da quella dei privati (23,3%) e dei noleggi a lungo termine (21,2%).
Sotto il profilo delle alimentazioni, nel bimestre il diesel perde il 2%, il motore a benzina il 18,5%, , il metano il 45,8%, mentre i veicoli elettrici Hev gaudagnano il 95,3%, gli elettrici Bev il 104% e gli Ibridi elettrici plug-in (Phev+Rex) il 400%. Nel complesso le nuove immatricolazioni restano comunque nel bimestre dominate dalla quota del diesel (87,2%), seguito dagli ibridi elettrici (4,9%), da quelli a benzina (3,3%). Il metano copre l’1,9% del totale, il Gpl l’1,8%, mentre i veicoli Ecv (ovvero Bev+Phev+Rex) ha pesato per lo 0,9%.
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