Le nuove strade per la logistica ospedaliera dei farmaci
Stato dell’arte e nuove prospettive della logistica dei prodotti farmaceutici (e quindi anche dei vaccini anti-Covid 19) sono stati ieri al centro di un webinar organizzato dal Propeller Club di Venezia in cui ampio spazio è stato dedicato anche al tema delle forniture ospedaliere. Dopo i saluti del past president (e ora presidente onorario) Massimo […]
Stato dell’arte e nuove prospettive della logistica dei prodotti farmaceutici (e quindi anche dei vaccini anti-Covid 19) sono stati ieri al centro di un webinar organizzato dal Propeller Club di Venezia in cui ampio spazio è stato dedicato anche al tema delle forniture ospedaliere.
Dopo i saluti del past president (e ora presidente onorario) Massimo Bernardo – che ha introdotto l’incontro evidenziando come tra le varie aziende pubbliche sul territorio veneto ci sia una “mancanza di sinergia” – e i saluti della neoeletta Anna Carnielli, di particolare interesse l’intervento di Silvia Moretto, presidente di Fedespedi, che ha riportato anche alcuni dati quasi in tempo reale (aggiornati cioè al 19 aprile 2021) forniti dall’Agenzia delle Dogane sulle importazioni in Italia di materiale sanitario per la gestione della pandemia: oltre 4,69 miliardi di mascherine, 56,6 milioni di dispositivi per la protezione del volto, 77,6 milioni di litri di alcol, 4.775 strumenti di terapia intensiva, 1,5 milioni di dispositivi per la protezione del corpo, 6,8 milioni di paia di guanti.
Moretto ha ricordato l’importanza del settore pharma in generale per l’Italia (che peraltro da tempo viv un boom dell’export (+235% in valore tra 2008 e 2019), rilevando però come per il comparto italiano della logistica specializzata sia ancora ampia la fetta di produzione che ‘parte da aeroporti svizzeri o tedeschi’.
Nel suo intervento è tornato il tema di stretta attualità del possibile utilizzo del trasporto via mare, destinato a salire alla ribalta quando le campagne vaccinali entreranno nel vivo nei paesi in via di sviluppo. Su questo la presidente di Fedespedi ha evidenziato come per le spedizioni marittime di farmaci si ponga però il “problema delle best practice e delle certificazioni”: prassi affermate nel trasporto aereo, che finora è la modalità di trasporto prediletta dagli operatori ma ora in difficoltà anche per via della scarsa disponibilità della capacità belly solitamente offerta dai voli passeggeri.
Moretto ha inoltre ribadito, come – pur ritenendo valida la scelta del Governo italiano di affidare la logistica della distribuzione dei vaccini principalmente all’Esercito nelle prime fasi della campagna – considerato che questa durerà almeno due anni sia “necessario coinvolgere gli operatori del settore e standardizzare”.
Sul tema più specifico della logistica dei farmaci ospedalieri un contributo interessante è arrivato da Alessandro Chinellato, dirigente farmacista della Ulss 3 Serenissima, e da Damaso Zanardo, noto imprenditore della logistica e dei trasporti a capo della Zanardo Servizi Logistici e in questa occasione in particolare presente come ideatore del Progetto Logos e come partner della stessa azienda ospedaliera di Mestre, cui fornisce il servizio di magazzino esterno.
Chinellato in particolare ha illustrato tre progetti innovativi avviati con la collaborazione di Zanardo, tutti orientati a migliorare l’aderenza terapeutica da parte dei pazienti e dall’altro a migliorare la gestione dei prodotti da parte del pubblico. Il primo, che interessa l’ospedale di Chioggia, riguarda l’utilizzo di carrelli robotizzati per la distribuzione dei farmaci in reparto, e permette di ridurre gli spostamenti degli infermieri e ottimizzare le scorte. Il secondo riguarda la possibilità di predisporre nelle aziende ospedaliere degli armadi robotizzati – “dei bancomat del farmaco” – in grado di distribuire prodotti tramite l’inserimento di un badge, con il duplice obiettivo di poter gestire dati (e acquisirli anche direttamente dai pazienti) ed evitare code nelle farmacie ospedaliere. Ultimo progetto allo studio è quello che riguarda la possibilità di distribuire farmaci via drone ai pazienti residenti in Laguna, in modo da garantire gli approvvigionamenti in aree poco servite e, ancora, evitarne gli spostamenti.
Soluzioni in grado di eliminare o mitigare, secondo Zanardo, il problema delle somministrazioni errate di farmaci (spesso ancora gestite con il “bicchierino sul comodino del paziente, di fianco al letto d’ospedale”) ma anche di andare incontro alla tendenza, emersa in modo lampante con la pandemia, al trasferimento delle cure sempre più al domicilio del paziente.
Restando in tema di emergenza sanitaria, il vertice di Zanardo Servizi Logistici ha anche evidenziato come questa abbia stravolto le abitudini consolidate dei reparti sul fronte degli approvvigionamenti: “Solitamente le Asl ordinano considerando il fabbisogno di mesi o anni, comprano con slot programmati. Il covid ha sfasato tutto e i nostri magazzini sono andati in overstock e lo sono tuttora. Al contempo, alcune forniture di prodotti non sono state aggiornate: siamo pieni di liquidi per disinfettare e mascherine ma non sono stati ordinati altri tipi di prodotto”.
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