• Chi siamo
  • Perchè
  • Contatti
  • Pubblicità
  • Alocin Media
    • Shipping Italy
    • Super Yacht 24
    • Aircargo Italy
    • Alocin Media Corporate
Il giornale online del made in Italy che si muove

Il giornale online del made in Italy che si muove

  • Home
  • Logistica
  • Trasporti
  • Interviste
  • Immobiliare
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Politica
  • Servizi & Fornitori
  • Notizie e interviste in evidenza
  • Le altre News
  • Chi siamo
  • Perchè
  • Pubblicità
  • Contatti

Il giornale online del made in Italy che si muove

Notizie e interviste in evidenza

Dove ha origine la notte della logistica italiana: tra crisi di rappresentanza sindacale e innegabili zone d’ombra

La morte del coordinatore dei Cobas Adil Belakhdim, travolto nei giorni scorsi da un tir davanti al centro distribuzione Lidl di Biandrate da un camionista che si è costituito nelle ore successive, ha fatto crescere l’attenzione dei media sul comparto della logistica, nelle ultime settimane già al centro di vertenze durissime in cui un ruolo chiave […]

di
21 Giugno 2021
Stampa

La morte del coordinatore dei Cobas Adil Belakhdim, travolto nei giorni scorsi da un tir davanti al centro distribuzione Lidl di Biandrate da un camionista che si è costituito nelle ore successive, ha fatto crescere l’attenzione dei media sul comparto della logistica, nelle ultime settimane già al centro di vertenze durissime in cui un ruolo chiave è stato quello giocato dalla stessa sigla cui apparteneva il giovane sindacalista deceduto.

Sulle pagine di SUPPLY CHAIN ITALY abbiamo deciso di riprendere una analisi sullo stato del lavoro nel settore pubblicata sul suo blog da Mario Sassi, direttore generale di Cfmt (centro studi, ricerche e formazione per i manager del terziario), già Direttore Centrale delle Politiche del Lavoro e welfare di Confcommercio e nei primi anni della sua vita professionale anche impiegato presso la Cisl.

La disamina di Sassi è interessante perché oltre spiegare il perché delle ‘modalità organizzative’ delle mobilitazioni dei Cobas (il blocco dei piazzali attuato di notte quando la polizia è più lontana e impiega più tempo ad arrivare), ricostruisce l’origine del fenomeno delle cooperative nel settore, in partenza nate su iniziativa dei sindacati confederali ma poi ‘scappate di mano’ quando “l’immigrazione legale o meno ha fornito una concorrenza spregiudicata a basso costo”.

Generando dunque una “terza classe operaia”, scrive Sassi, che la “vecchia guardia” dei confederali non ha saputo rappresentare, lasciando spazio all’affermarsi dei sindacati di base, complice anche la debolezza delle direzioni del personale, “non attrezzate ad affrontare questi fenomeni e succubi di vecchie relazioni sindacali con i sindacalisti con i quali erano cresciuti nelle aziende di trasporti di ben altre dimensioni”.

Terzo ingrediente citato da Sassi, le “pretese del massimo ribasso nelle gare per l’aggiudicazione della gestione dei magazzini da parte dei clienti” insieme a “una gestione molto spregiudicata e rigida” (delle risorse umane completiamo il quadro”.

“Da qui la facilità con cui i Cobas si sono affermati. Quando il sindacato confederale se la prende con Amazon che resta una delle aziende che i contratti li rispetta e si gira dall’altra parte su questi fenomeni commette un errore grave perché dimostra di non capire nulla o quasi della logistica moderna e del contesto nella quale le aziende corrette si sviluppano” è la posizione di Sassi.

Secondo il quale le aziende della Gdo potrebbero ritrovare la strada solo decidendo di affidarsi a “interlocutori seri”, azzerando “il rapporto con alcune cooperative”, accettando “un aumento dei costi come giusto prezzo da pagare per avere la situazione sotto controllo”.

Leggi tutto il post ‘La guerra tra invisibili nei piazzali della logistica’ sul blog di Mario Sassi

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY

Ad
Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Ultimi Articoli
Dati accurati più che costi ridotti: cosa chiedono le aziende italiane della logistica alla IA
L’ambito del Sales Forecasting e demand planning è quello che sta attirando il maggior interesse (43%)
  • Ai
  • Fabrizio Dallari
  • I-Log
  • IA
  • intelligenza artificiale
  • Liuc
3
Logistica
22 Maggio 2025
Mercitalia attiva un traffico di cereali per Forwardis
La casa di spedizioni francese ha anche stabilito una presenza in Italia
  • cereali
  • Hexafret
  • Mercitalia
  • Sncf
1
Trasporti
22 Maggio 2025
F2i dà il via a un polo della logistica delle rinfuse
Il gestore di fondi integra le due controllate Fhp, che controlla quattro terminal portuali, e Cfi (Compagnia Ferroviaria Italiana)
  • CFi
  • Fhp
  • polo logistica rinfuse
1
Logistica
22 Maggio 2025
Dogane: tracciabilità e semplificazione fiscale per tabacchi e alcolici
L'Agenzia innova con tracking & tracing per il tabacco e informatizza i contrassegni alcolici, riducendo oneri e tipologie per le…
  • Adm
  • tracking & tracing
2
Economia
22 Maggio 2025
Freno agli investimenti e timori per l’insolvenza: la reazione delle imprese esportatrici italiane ai dazi Usa
A livello globale ora il 45% delle aziende teme un calo tra il 2 e il 10% alle vendite estere…
  • Allianz Trade Global Survey 2025
  • export
  • Liberation Day
3
Economia
21 Maggio 2025
  • Logistica
  • Trasporti
  • Interviste
  • Immobiliare
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Politica
  • Servizi & Fornitori

© SUPPLY CHAIN ITALY (Riproduzione riservata – All rights reserved)
Testata edita da Alocin Media Srl
Direttore responsabile: Nicola Capuzzo

  • Informativa Cookie
  • Informativa Privacy
  • P. IVA: 02499470991
Exit mobile version