“Già numerose le soluzioni di logistica applicate all’economia circolare”
Sono diversi, anche in Italia, i casi di logistica applicata all’economia circolare per ridurre il consumo di materie prime ed energia e favorire il riutilizzo degli scarti e dei rifiuti. A illustrarli è l’ultimo quaderno, il trentesimo, dell’associazione Freight Leaders Council, intitolato ‘Economia circolare e logistica collaborativa’ (scaricabile qui) e presentato ieri a Roma nella […]

Sono diversi, anche in Italia, i casi di logistica applicata all’economia circolare per ridurre il consumo di materie prime ed energia e favorire il riutilizzo degli scarti e dei rifiuti. A illustrarli è l’ultimo quaderno, il trentesimo, dell’associazione Freight Leaders Council, intitolato ‘Economia circolare e logistica collaborativa’ (scaricabile qui) e presentato ieri a Roma nella sede di Confitarma.
Relativamente alla Penisola i casi citati sono quelli della start up marchigiana Edilmag, che ha realizzato un magazzino virtuale condiviso per l’edilizia in cui merci, strumenti così come scarti di lavorazione vengono fotografati, inseriti in un inventario on line, geolocalizzati e messi a disposizione di altre imprese edili, o di Cpr, attiva nel noleggio di cassette riutilizzabili a sponde abbattibili e di pallet. Al di fuori dei confini italiani vengono ricordati gli esempi in Usa della piattaforma TerraCycle, che ha come partner Nestle’, Unilever e PepsiCo, e consente ai clienti di ordinare prodotti spediti in imballaggi riutilizzabili fino a cento volte, o quelli cinesi della città di Xiongan, dove dal 2019 sono in servizio veicoli automatizzati per le consegne condivise dell’ultimo miglio, o del Manbang Group, che ha riunito oltre 5 dei 7 milioni di camionisti del paese in un ‘Uber dell’autotrasporto’ per utilizzare al massimo i vani di carico e risparmiare energia.
“Il settore della logistica – ha commentato il presidente di Flc Massimo Marciani – presenta già ora molte soluzioni circolari efficaci e il ruolo che si appresta a giocare è fondamentale. Il cambiamento di paradigma si deve manifestare fin dalla fase di progettazione, per far sì che prodotti e imballaggi generino minori emissioni di carbonio fino alla fine del ciclo di vita. Oltre a ottimizzare quanto già esiste nel settore della logistica, lo sviluppo dell’economia circolare è in grado di creare opportunità di business completamente nuove”. Marciani ha poi invitato a considerare queste soluzioni in termini di ecosistemi sostenibili.
Da rilevare che la prefazione al quaderno è stata curata dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità’ sostenibili, Enrico Giovannini. Nel suo contributo il ministro ha ricordato le caratteristiche di un sistema logistico resiliente ai cambiamenti climatici: “Garantire le consegne nonostante gli imprevisti, con priorità alla sicurezza rispetto alla tempestività; attuare una regionalizzazione dell’attività economica, con hub regionali collocati in territori sicuri dal punto di vista climatico; organizzare distanze di trasporto più brevi con volumi inferiori; migliorare la resilienza della catena di approvvigionamento, con capacità di spostare rapidamente le merci da una modalità di trasporto all’altra in caso di emergenza; trasformare gli attuali processi di consegna just-in-time, con la costituzione di magazzini vicini al produttore”.
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