“Il costo dell’aumento dell’energia elettrica per il trasporto ferroviario delle merci, rischia di bloccare il settore, gli aiuti previsti nel Decreto Aiuti bis, approvato in scorsa estate, non sono sufficienti a compensare gli aumenti: si consideri che l’aumento è del 517% rispetto allo stesso periodo del 2020”. A lanciare l’allarme, durante il convegno Mercintreno 2022, in corso a Roma, è stato il presidente di Fermerci, Clemente Carta.
Nel frattempo l’associazione continua ad ampliarsi, con l’annuncio dell’adesione di Assorotabili, come associato aggregato. Quest’ultima rappresenta i costruttori di locomotive merci, le società di leasing/asset management e i manutentori di locomotive operanti in Italia: “Assorotabili è uno stakeholder necessario nelle prossime sfide per affrontare tutte le tematiche tecniche ed operative connesse al servizio ferroviarie; tra queste la sfida dell’Ertms connessa al “Piano Accelerato” di Rfi, le nuove normative internazionali del settore, le innovazioni tecnologiche al servizio del trasporto merci” ha spiegato una nota.
Altro focus dell’attività associativa è quello formativo, con l’organizzazione, in collaborazione e in occasione di Mercintreno, dell’evento “FerMerci In Formazione”, in programma domani. “L’evento, in collaborazione con il Forum MercinTreno, si svolgerà a margine dello stesso, al fine di coinvolgere nelle tematiche della Formazione tutti gli stakeholders della logistica ferroviaria. In questa occasione, l’Associazione proporrà a tutti gli stakeholders un ‘Patto per la formazione del personale di esercizio nel trasporto ferroviario merci’. Il settore lamenta da molto tempo la carenza di addetti, stimato in circa 3.000 unità, e nonostante la disoccupazione giovanile diffusa nel Paese, sono ancora inadeguati gli strumenti normativi necessari per il sostegno dell’attività formativa di nuovo personale”.
Anche l’altra associazione di categoria ha battuto durante Mercintreno sul tasto dei rincari: “Tutte le imprese ferroviarie hanno infatti subìto un incremento di oltre il 500% sul costo dell’energia ma il settore ferroviario non viene considerato energivoro: questa contraddizione deve essere risolta al più presto in quanto le imprese ferroviarie, pur essendo i primi consumatori di energia elettrica, non possono accedere ai contributi spettanti alle società energivore. In questo scenario è assolutamente importante integrare gli interventi di supporto al settore”.
In particolare secondo Fercargo “deve essere ripristinato lo sconto sui carburanti destinato al settore ferroviario, cancellato con il Decreto Rilancio per il solo settore ferroviario, e sostituito da un regime straordinario che, stando alle prime informazioni sulla Legge di Bilancio 2022, si ridurrà dal primo dicembre dall’attuale sconto di 30,5 centesimi, ad uno di € 12,20. La misura non intacca l’autotrasporto ma pesa sul settore ferroviario dal momento che sulle tratte non elettrificate, e nell’ambito della manovra ferroviaria, le imprese sono obbligate ad utilizzare locomotive diesel”.
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