Schenker Italiana verso la fine dell’amministrazione giudiziaria
Versamenti al fisco per 9,3 milioni e l’assunzione diretta di 200 lavoratori: questi i cardini del piano che permetterà a Schenker Italiana di uscire dall’amministrazione straordinaria. La misura a carico dell’azienda era stata inizialmente disposta nel maggio dello scorso anno dopo che su un camion di una società di autotrasporto al suo servizio erano stati […]
Versamenti al fisco per 9,3 milioni e l’assunzione diretta di 200 lavoratori: questi i cardini del piano che permetterà a Schenker Italiana di uscire dall’amministrazione straordinaria.
La misura a carico dell’azienda era stata inizialmente disposta nel maggio dello scorso anno dopo che su un camion di una società di autotrasporto al suo servizio erano stati rivenuti 30 kg di cocaina. Schenker Italiana, era emerso in quell’occasione, era stata ritenuta dagli inquirenti cedevole e permeabile a ingerenze esterne, condizioni che rendevano facile una sua strumentalizzazione a fini delittuosi. L’indagine però ha evidentemente svelato anche altro: secondo quanto riportato ora da alcune testate nazionali, la Procura avrebbe poi riscontrato irregolarità nei subappalti di manodopera perché volti a mascherare rapporti di subordinazione.
Ora il piano di rientro nella legalità, che secondo il Corriere della Sera è stato valutato positivamente dall’amministratore giudiziario Andrea Palazzolo. A suo avviso, l’azienda ha “seriamente compiuto un percorso di progressivo miglioramento dei propri processi organizzativi, anche a seguito delle ulteriori sollecitazioni ricevute” e “dimostrato di voler attuare concretamente i propri propositi, conformandosi alle indicazioni ricevute».