La logistica dell’arte di Apice passa al fondo Itago Iv
L’operazione, avvenuta in forma di leverage buy out, è stata finanziata da Banco Bpm
![Apice Scrl](https://www.supplychainitaly.it/wp-content/uploads/2023/06/Apice-Scrl.jpg)
Itago Sgr ha annunciato di avere rilevato la maggioranza di Apice Scrl, gruppo specialista della logistica dell’arte, tramite il fondo Itago Iv. L’operazione, avvenuta in forma di leverage buy out, è stata finanziata da Banco Bpm. Secondo quanto riportato dalla testata specializzata BeBeez, la quota passata di mano sarebbe precisamente del 68,4%.
Dotata di uno staff di circa 100 addetti e sulla piazza da oltre 30 anni, Apice sviluppa ad oggi un fatturato di 25 milioni di euro. Il gruppo risulta composto da quattro società di base a Milano, Venezia, Firenze e Roma e da Apice Scrl. Il suo attuale management (le famiglie Panzironi a Milano, Sergi a Firenze, Carlini a Roma ed i signori Leonardo Carrer, Maurizio Torcellan ed Ennio Musi a Venezia), segnala ancora Itago, ha reinvestito nel progetto e rimarrà a condurre l’attività.
“L’operazione – prosegue la società di gestione del risparmio – ha l’obiettivo di accelerare il progetto di crescita anche attraverso un percorso di consolidamento nei servizi dedicati al mercato dell’arte” ed è in linea con propensione di Itago di investire in realtà specializzate in mercati di nicchia riconoscendo in queste ultime “le fondamenta per la realizzazione di un progetto a più ampio respiro con l’obiettivo ultimo di consolidare la loro leadership”.
Itago ha anche illustrato quelli che considera i “presupposti” dell’investimento: l’idea che il patrimonio artistico italiano sia un “fattore trainante del nostro paese, di supporto all’intero settore turistico ed una leva strategica per la sua capacità di attrazione e di crescita, contribuendo al PIL per oltre il 13%”. Inoltre, scrive la Sgr, il settore museale in Italia “evidenzia un trend di costante crescita con circa. 29 mila mostre organizzate (permanenti e temporary/travelling)”, la presenza di “5.000 strutture museali” e la cui capacità attrattiva “è originata sia dalle collezioni artistiche stabili che, sempre di più, dalle mostre temporanee organizzate con sempre maggiore frequenza e capaci di attrarre moltissimi visitatori (il 44% dei musei italiani organizza esposizioni e mostre temporanee)”.
“La fruizione di questi beni – conclude la società nella sua nota – e la possibilità di continuare a condividere con il grande pubblico il patrimonio culturale ed artistico nazionale ed internazionale sono resi possibili grazie ad operatori come Apice, capaci di garantire elevati standard di qualità con requisiti e procedure sofisticate, assicurando la corretta gestione, movimentazione e conservazione delle opere d’arte, durante gli spostamenti e nella fase dell’allestimento delle mostre”.