Export in aumento su base annua a febbraio 2024 (+1,7%)
Il maggior contributo all’incremento tendenziale arriva dagli Stati Uniti (+23,7%), mentre si amplia la flessione verso la Cina (-57,6%)

Istat stima per febbraio una crescita congiunturale dei flussi commerciali con l’estero, più intensa per le importazioni (+5,1%) che per le esportazioni (+3,8%). L’aumento è marcato per i mercati extra-Ue (+7,5%), ma modesto per l’area Ue (+0,3%).
Su base annua, la crescita delle esportazioni è dell’1,7% in valore e dell’1,1% in volume. In termini monetari l’aumento è maggiore per i mercati extra-Ue (+2,8%) rispetto a quelli Ue (+0,6%). Di contro, l’import registra una netta flessione (-6,1%) in valore, più ampia per l’area extra Ue (-10,3%) rispetto a quella Ue (-3,0%), e una contenuta crescita in volume (+0,7%).
Restando nell’ambito dei confronti su base annua, tra i settori che più contribuiscono all’aumento dell’export l’istituto statistico segnala quello dei mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+34,7%), di macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a.) (+7,1%), di prodotti alimentari, bevande e tabacco (+11,4%), di autoveicoli (+20,5%) e di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti (n.c.a.) (+22,8%). Di contro calano le vendite estere di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (-18,9%) e metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-9,7%).
Tra i mercati di destinazione, il maggior contributo all’incremento tendenziale dell’export arriva dagli Stati Uniti (+23,7%), mentre si amplia la flessione verso la Cina (-57,6%) e verso la Germania (-5,4%).
Commentando l’andamento, Istat evidenzia come la performance positiva dell’export riguardi soprattutto l’area extra-Ue, in particolare le esportazioni di beni strumentali e tra questi i mezzi di navigazione marittima venduti negli Stati Uniti. Al netto di queste operazioni, il bilancio resta comunque positivo su base mensile (+1,9%) e pressoché stazionario (-0,2%) su base annua. Da notare anche la flessione tendenziale delle esportazioni verso la Cina, effetto però del confronto con l’andamento eccezionale del febbraio 2023 per le esportazioni di farmaci nel paese, mentre si conferma il calo di vendite verso la Germania.
Guardando infine ai primi due mesi dell’anno, il report indica una crescita tendenziale delle esportazioni (+0,8%), dovuta in particolare alle maggiori vendite di prodotti alimentari, bevande e tabacco (+12,7%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+19,2%) e macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a.) (+6,6%).
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