Impiantistica e imbarcazioni sui cinque corridoi varesini per i trasporti eccezionali
Secondo uno studio della Provincia, Cannon Afros, Comef, Lp e Samic sono state tra i principali utenti di quello che collega la Tangenziale Nord Milano allo svincolo di Ponte di Vedano

Il più lungo misurava 43 metri, il più largo 6,55 metri, mentre il più alto ha toccato i 5 metri e il più pesante le 210 tonnellate. Sono alcuni dei numeri che fotografano i trasporti eccezionali gestiti sulla rete della Provincia di Varese nel 2023, in parte dovuti ai transiti di impiantistica realizzata dalle aziende del territorio.
Li ha mappati l’Area Tecnica – Settore Trasporto e Catasto Strade dell’ente, con uno studio che si è proposto di individuare i principali corridoi interessati da questo tipo di traffici, le possibili evoluzioni future e le eventuali criticità che i nuovi sviluppi potranno incontrare.
In primis, l’analisi ha rilevato come nel 2023 siano state rilasciate dalla Provincia 1.041 autorizzazioni – necessarie per veicoli più lunghi di 16,5 metri, larghi più di 2,55, alti oltre i 4 e dal peso complessivo di oltre 40 tonnellate-, ovvero il 5,41% di quelle emesse dalla Regione Lombardia.
Del totale, 422 sono state relative a viaggi singoli o multipli (ovvero per un numero predefinito di transiti nell’arco di sei mesi), per un totale di 2.288 viaggi. Le restanti sono di tipo periodico (per trasporti in numero indefinito, con autorizzazione valida 12 mesi) e legate soprattutto ad aziende attive nella cantieristica stradale o nell’edilizia. Del primo insieme, circa 3 su 4 sono stati relativi a trasporti eccezionali per sagoma ma non per massa e hanno interessato soprattutto il transito di imbarcazioni dirette verso i cantieri nautici del Lago Maggiore e di elicotteri prodotti da Leonardo.
Cinque in particolare sono i corridoi su cui si è concentrata la maggior parte dei transiti, e che da soli hanno rappresentato oltre il 50% delle autorizzazioni singole/multiple e due terzi dei viaggi.
Il primo per traffici (271 viaggi eccezionali nel 2023) è quello che collega la Tangenziale Nord Milano allo svincolo di Ponte di Vedano, caratterizzato da un percorso quasi ovunque pianeggiante e rettilineo, e per il quale la criticità principale è costituita dai volumi di traffico in particolare durante il giorno. Tra i principali utilizzatori della tratta, lo studio cita la Cannon Afros di Caronno Pertusella (che realizza sistemi di dosaggio, apparecchiature di miscelazione e tecnologie di lavorazione per poliuretani e resine multicomponenti), la Comef di Tradate (costruttrice di sistemi per produzione di energia da fonti rinnovabili e tradizionali, da biomasse e rifiuti), la Lp di Venegono (apparecchiature per impianti chimici, petrolchimici, alettatura e piolinatura), la Samic di Lonate (componenti a pressione per l’industria termica, idroelettrica, petrolifera, del gas e petrolchimica).
Il secondo è quello che collega il valico commerciale italo-svizzero di Gaggiolo con l’ingresso di Gazzada lungo la A8, e che ha come maggiori criticità, oltre ai volumi di traffico, anche le “caratteristiche orografiche del territorio nel tratto Cantello – Folla di Malnate”.
Altre direttrici sono la SP 17 Buguggiate-Sesto Calende (sui cui pesano volumi elevati di traffico, ma anche il territorio fortemente urbanizzato e le numerose intersezioni), utilizzato dalla C&G di Daverio (presse cesoie per rottami, premacinatori e mulini) e da Valdarno (cesoie e presse) di Mornago. A questi si aggiunge poi la SP 233bis (che soffre in casi di convogli più larghi rispetto alla carreggiata), di cui tra gli altri si serve Modelleria F.lli De Angelis di Marnate, e infine la SP 69 Sesto Calende-Brebbia, “cruciale per il settore nautico del Lago Maggiore” perché vi transitano imbarcazioni che viaggiano da e per i cantieri, avendo come origine o destinazione in particolare la Marina di Verbella, il Cantiere Nautico Piccaluga e Nautica Lavazza.
Altre aziende che pure compiono trasporti eccezionali ma al fuori dei cinque corridoi sono la Rodolfo Comerio (costruzione di impianti di calandratura per gomma e materie plastiche) e Leonardo spa, che ha sede nei pressi dell’aeroporto di Malpensa.
A queste cinque tratte, rileva lo studio, si sta aggiungendo un’altra rotta, che ancora non ‘ha i numeri’ per essere definita un vero e proprio corridoio ma potrebbe diventarlo in futuro, ovvero il tratto verso il terminal di Malpensa Intermodale di Sacconago/Busto Arsizio, in particolare lungo il percorso a Sud di Busto Arsizio, lungo le strade provinciale 3 “del Barbarossa” e 14dir1 “di Simone da Borsano”.
A far decidere i tecnici della Provincia di Varese di includerla nel report è stata tra le altre cose l’attivazione del primo treno merci tra lo scalo e il porto di Trieste, con un collegamento che potrebbe aumentare di frequenza già a inizio 2025 e che potrebbe in caso di ulteriori potenziamenti “rappresentare una grande novità per il territorio (considerato che la logistica del varesotto è storicamente rivolta verso il mar Ligure)”.
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