Verso gli Usa il 6% della produzione italiana di riso
Per Ente Risi le varietà vendute nel paese sono “pregiate” e quindi “difficilmente sostituibili con coltivazioni locali”

Con circa 1,4 milioni di tonnellate prodotte e una quota di oltre il 50%, l’Italia si è confermata nel 2024 di gran lunga al primo posto in Ue per la produzione di riso. Il dato è emerso da un incontro organizzato da Cia-Agricoltori Italiani al Centro sperimentale di Ente Risi, in cui si è parlato anche dell’eventuale impatto di nuovi dazi doganali sulle esportazioni.
Secondo l’analisi dell’ente, soggetto pubblico economico sottoposto alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il 33% del riso prodotto nella Penisola viene esportato verso i mercati comunitari, mentre una quota ulteriore, del 13%, è venduta in paesi extra Ue. “L’Italia esporta in Europa 538.000 tonnellate di riso, in particolare verso Francia (128.000 tonnellate) e Germania (136.000 tonnellate)” ha affermato il direttore di Ente Risi, Roberto Magnaghi, esprimendo preoccupazione per il calo dell’export verso Parigi (-21.000 tonnellate), che “potrebbe essere legato al caro vita che sta attraversando il Paese transalpino”.
Circa il 6% della produzione italiana in particolare è venduta negli Stati Uniti, mercato verso il quale si dirigono in particolare varietà pregiate da risotto come Carnaroli, Arborio, Vialone Nano. “Produzioni di eccellenza, difficilmente sostituibili con coltivazioni locali” ha rassicurato Magnaghi, che ha comunque sottolineato la necessità di “vigilare sulle politiche dei dazi, che comprometterebbero parte dell’export del nostro agroalimentare di qualità verso gli Usa”.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY