Il Pm Storari riceve Usb Logistica in presidio sotto al Tribunale di Milano
Al pubblico ministero il sindacato di base ha rappresentato il problema delle “false internalizzazioni” realizzate tramite società di scopo

Cori quasi da stadio e parole di apprezzamento a favore del Pm Paolo Storari si sono sentiti questa mattina sotto al Tribunale di Milano nel presidio organizzato da Usb Logistica (qui il video) per protestare contro “i falsi cambi di appalto nella logistica”. Secondo la stessa sigla sindacale di base, sono stati circa 200 i lavoratori che hanno preso parte al momento di protesta.
Al pubblico ministero, che ha poi ricevuto una delegazione di lavoratori, questi hanno rappresentato alcune situazioni di criticità che ancora interesserebbero alcune delle aziende finite in passato al centro delle sue inchieste, in particolare Brt e Gls e più in generale nella fase dei cambi di appalto: “Se esce una azienda chiacchierata e ne entra una dal passato oscuro, non possiamo ritenerci soddisfatti” ha evidenziato un rappresentante della organizzazione.
In particolare in Brt secondo Usb il piano di internalizzazioni starebbe andando “a rilento”, in particolare “sotto Bologna”, dove non si assiste a quell'”accorciamento della filiera e miglioramento delle condizioni che avevamo auspicato”. Nella seconda, i sindacalisti hanno stigmatizzato quella che secondo loro sarebbe una “condizione di schiavitù” che si ritrova nei franchising dell’azienda. Allargando ancora il discorso, i rappresentanti di Usb hanno puntato il dito contro le “finte internalizzazioni” attuate tramite “società di scopo” che servono “a tutelare e schermare, e a non far prendere la responsabilità della gestione del personale” alle multinazionali e ai grandi committenti.
Ultimo tema sollevato da Usb sotto al Tribunale di Milano è quello per cui ai tavoli delle trattative siano spesso ammessi solo i sindacati confederali, sulla base di un “patto fra privati” volto secondo la sigla a escludere le organizzazioni di base.
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