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Logistica

Anche Moncler vuole espandersi a Castel San Giovanni

La società punta a investire 80 milioni di euro nell’ampliamento del polo ora gestito dalla joint venture Als Luxury Logistics Srl

di FRANCESCA MARCHESI
13 Giugno 2025
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Non solo Daikin, ma anche un altro importante inquilino del polo logistico di Castel San Giovanni punta a espandere le sue attività nell’area. Si tratta di Moncler, brand del lusso famoso per i suoi piumini e che controlla anche il marchio Stone Island, presente nel parco piacentino con Als Luxury Logistics Srl, suo fornitore logistico di cui dal 2023 è socio al 30% tramite la controllata Industries al fianco di Als, del gruppo Fbh.

L’intervento previsto, che ora pure è al vaglio del Comune piacentino, consiste secondo il progetto in un allargamento del polo logistico esistente, in continuità con esso (benché non direttamente confinante), in un’area libera a sud della A21. Da rilevare che, come per l’espansione prevista da Daikin, il terreno individuato è al di fuori del “tessuto consolidato” del parco ed è attualmente a uso agricolo. Partner dell’iniziativa anche in questo caso, oltre ovviamente alla stessa Als Luxury Logistics, è Valtidone Logistic Development Srl sviluppatore pure parte della galassia Fbh. A operare come general contractor sarà E2k Engineering, anch’essa dello stesso gruppo. Nella documentazione si richiama anche il ruolo del Politecnico di Milano, che ha poi certificato il progetto finale del nuovo impianto.

Nel dettaglio, secondo i promotori l’espansione dovrebbe interessare un lotto di circa 89mila metri quadrati, estensibile a circa 113mila in una seconda fase, superfici che andrebbero quindi ad aggiungersi ai circa 109mila di cui ad oggi già dispone, in vari immobili, la Als Luxury Logistics Srl.

Dal punto di vista operativo, l’intervento punta a incrementare (fino a quasi raddoppiare) l’attuale capacità di movimentazione, grazie a un investimento stimato di 80 milioni di euro in 4 anni che sarà sostenuto per il 70% da Industries (in particolare per ciò che concerne automazioni, movimentazioni e software) e per il restante 30% dalla stessa Asl Luxury Logistics.

Nel dettaglio, l’azienda stima con l’intervento di poter passare da 8,3 milioni a oltre 15 milioni di pezzi processati all’anno, e da 55mila a un massimo di 100mila pezzi/giorno, livello che potrà essere raggiunto come picco stagionale entro il 2028. Sul canale e-commerce, la capacità di gestione potrà essere più che quadruplicata, passando da 300 a 1.300 pezzi/ora.Oltre a quelle sui volumi, si legge in uno dei documenti, “verranno quindi soddisfatte anche le pressanti richieste di velocità di esecuzione degli ordini di spedizione di prodotto finito e di qualità nel trattamento degli stessi”. Parallelamente è previsto il raddoppio del numero di addetti, che da 200 passerebbero a intervento ultimato a 400.

Relativamente ai tempi, si stima l’avvio delle attività nel nuovo impianto nella seconda parte del 2027 e una entrata a regime nella prima parte del 2028.

L’importante sviluppo per il polo – “fulcro dei sistemi della logistica industriale e della logistica distributiva di tutto il gruppo Moncler a livello mondiale” – si rifletterà anche sul volume d’affari di Als Luxury Logistics, che ha come unico committente Industries e il cui andamento è quindi strettamente legato a quello delle vendite dei prodotti a marchio Moncler e Stone Island. La società, che prevedeva di chiudere il 2024 con ricavi per 46 milioni di euro, stima di farli crescere fino a portarli a 55 milioni nel 2027 e a 73,8 milioni nel 2030.

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