Il porto di Trieste semplifica le procedure doganali per le merci in uscita
L’attivazione del preavviso riguarda in particolare il traffico su gomma

Il percorso di semplificazione delle procedure doganali nel porto di Trieste prosegue con l’entrata in funzione del preavviso di uscita per le merci in transito via strada dai punti franchi. Ad annunciare la novità è stata in una nota l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che insieme al partner tecnologico di Stato, Sogei, ha realizzato il relativo sistema.
La nuova funzionalità, spiega, consente la trasmissione automatica dei dati tra i sistemi della stessa Adm (PortTracking) e della Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale (Port Community System – Sinfomar), ottimizzando i controlli in uscita dal porto e incrementando l’efficienza operativa dell’intera catena logistica. I benefici della nuova procedura, prosegue la nota, coinvolgono tutti gli attori del sistema portuale, a partire dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che attraverso la Direzione Generale per i porti, la logistica e l’intermodalità potrà giovarsi di una “maggiore tempestività nei controlli e nell’automazione delle verifiche”. Quanto alla port authority, questa potrà “effettuare monitoraggi più accurati dei flussi merci”. A trarne vantaggio saranno però naturalmente anche gli operatori logistici e doganali, dato che la nuova procedura offre una “significativa semplificazione dei processi con una considerevole riduzione degli errori”, così come gli autotrasportatori che potranno beneficiare di “percorsi di transito più rapidi e dell’eliminazione della documentazione cartacea”.
L’attivazione del preavviso di uscita, ricordano ancora le Dogane, arriva dopo l’introduzione del preavviso di arrivo, disponibile nel porto di Trieste già dal 2022. L’iniziativa, spiegavano, frutto di un protocollo d’intesa con l’authority giuliana, aveva lo scopo “ottimizzare i tempi di arrivo ed entrata nelle aree portuali; decongestionare i varchi portuali; automatizzare il visto entrare e uscire in Punto Franco; rilevare automaticamente anomalie sulla movimentazione delle merci; procedere al monitoraggio doganale e logistico dei flussi delle merci di rilevanza doganale”.
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