Sprint della moda italiana in Cina: nel primo trimestre 2021 export a +175% e aumento della quota di mercato
Trascinato dalla ripresa economica del paese, l’export italiano di moda verso la Cina nel primo trimestre 2021 ha registrato un balzo verso l’alto. Lo evidenziano alcune analisi dell’agenzia Ice, elaborate sulla base di dati forniti dalle dogane cinesi e riportate dal sito specializzato Pambianco News. In particolare, secondo quanto rilevato, nel primo trimestre 2021 l’import […]
Trascinato dalla ripresa economica del paese, l’export italiano di moda verso la Cina nel primo trimestre 2021 ha registrato un balzo verso l’alto. Lo evidenziano alcune analisi dell’agenzia Ice, elaborate sulla base di dati forniti dalle dogane cinesi e riportate dal sito specializzato Pambianco News.
In particolare, secondo quanto rilevato, nel primo trimestre 2021 l’import nel paese asiatico di prodotti fashion realizzati in Italia è ammontato a 1,64 miliardi di euro (contro i circa 606 dello stesso periodo del 2020), con un incremento di circa il 175%. Il tutto al fianco di una crescita complessiva delle importazioni di prodotti fashion in Cina che nello stesso trimestre è stata certamente elevata ma non a questi livelli (+81%). Parallelamente, l’Italia ha anche migliorato la sua posizione come partner della Cina, aumentando nello stesso intervallo di tempo la sua quota di mercato nel settore dal 17% al 26%.
Nel dettaglio, l’incremento ha interessato valigeria e pelletteria (+197,7%), abbigliamento (+146%), calzature (+139%), minuterie ed oggetti di gioielleria (+228%), indumenti a maglia (+160%), indumenti e accessori in cuoio o pelle (+190%), minuteria di fantasia (+184%), cappelli (+225%) e oggetti in perle e pietre preziose (+2.221%).
Dietro questa crescita record, secondo la testata, c’è la ripresa dell’economia cinese, che in particolare sta ridando spinta ai consumi delle fasce più abbienti della popolazione del paese. Ma probabilmente c’è anche la trasformazione obbligata dei comportamenti d’acquisto, indotta dalla pandemia. Più nello specifico, l’aumento dell’import di prodotti fashion dall’Italia potrebbe essere legato all’incremento degli acquisti on line, che sono andati a compensare il crollo di quelli effettuati nei negozi italiani dai cittadini cinesi, o da loro intermediari. Un’altra possibile spiegazione parallela è che la chiusura delle frontiere tra il paese e Hong Kong abbia fatto ‘emergere’ importazioni in Cina di prodotti che altrimenti sarebbero sfuggiti ai controlli doganali.
Più in generale, secondo dati Istat citati da Mf, nel primo trimestre le esportazioni italiane di tutti i settori verso la Cina risultano cresciute nel primo trimestre del 43%, mentre nel complesso l’export italiano nel periodo è aumentato del 23,1%, con incrementi del 59,3% per i beni di consumo durevoli e del 34,1% per i beni strumentali.
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