SosLog avvia un osservatorio sul greenwashing nella logistica
Si concentrerà sull’analisi dell’evoluzione normativa, sulla sensibilizzazione del settore, ma anche sul monitoraggio di pratiche e casi, anche nazionali, nonché sulla comunicazione e rendicontazione da parte della committenza l’attività del nuovo osservatorio dedicato al fenomeno del greenwashing nella logistica avviato da Sos Logistica in collaborazione con Lca Studio Legale e l’agenzia di comunicazione Mediatyche. “La […]

Si concentrerà sull’analisi dell’evoluzione normativa, sulla sensibilizzazione del settore, ma anche sul monitoraggio di pratiche e casi, anche nazionali, nonché sulla comunicazione e rendicontazione da parte della committenza l’attività del nuovo osservatorio dedicato al fenomeno del greenwashing nella logistica avviato da Sos Logistica in collaborazione con Lca Studio Legale e l’agenzia di comunicazione Mediatyche.
“La logistica è un settore che in questi ultimi due anni sta beneficiando di una visibilità mai avuta prima a seguito del ruolo avuto nella pandemia. Questo può portare gli operatori alla tentazione di approfittarne, con il rischio di esagerare nelle dichiarazioni, dato che il settore non è abituato a comunicare” – ha dichiarato il presidente dell’associazione Daniele Testi. Obiettivo dell’osservatorio è quindi quello “di fornire input e linee guida alle aziende del settore per beneficiare di questo trend positivo evitando al contempo scivoloni” anche per mezzo del rating di Logistica Sostenibile che l’associazione rilascia sulla base delle verifiche di un ente certificatore terzo.
L’osservatorio, evidenzia SosLog, nasce “in concomitanza con la prima ordinanza cautelare di un tribunale italiano contro il greenwashing, una pronuncia storica nel nostro paese, che stabilisce un precedente per ‘ambientalismo di facciata’. Il caso è quello sollevato da Alcantara, azienda tessile che produce il materiale con il marchio omonimo, che si era rivolta al Tribunale di Gorizia presentando un ricorso d’urgenza nei confronti di Miko per la diffusione da parte di questa di messaggi non verificabili sulla sua bassa impronta ambientale.
Ma l’iniziativa, ricorda ancora SosLog, ha luogo anche pochi mesi prima della introduzione dell’obbligo, per le aziende con stato patrimoniale superiore ai 20 milioni di euro, fatturato superiore ai 40 milioni e più di 250 dipendenti, di redigere il Bilancio di Sostenibilità secondo la normativa, attesa per la fine del 2022.
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