Operatori e istituzioni studiano un hub logistico del farmaco nei pressi di Torino
Riunire in un unico hub i vari magazzini farmaceutici oggi disseminati sul territorio con lo scopo di migliorare la distribuzione dei prodotti. Questo l’obiettivo di Losa (LOSA: HUB LOgistico della SAlute), progetto nato sulle spinte delle tendenze che si sono osservate durante le prime fasi della pandemia, il cui studio di prefattibilità è stato presentato […]
Riunire in un unico hub i vari magazzini farmaceutici oggi disseminati sul territorio con lo scopo di migliorare la distribuzione dei prodotti. Questo l’obiettivo di Losa (LOSA: HUB LOgistico della SAlute), progetto nato sulle spinte delle tendenze che si sono osservate durante le prime fasi della pandemia, il cui studio di prefattibilità è stato presentato ieri nella sede dell’Unione Industriali di Torino.
A realizzarlo il Consorzio Insediamenti Produttivi (ente misto pubblico-privato partecipato dalla città di Torino e altri comuni dell’area così come da Confindustria e Cna), che ha sede nel Bioindustry Park di Colleretto Giacosa.
Il progetto, spiega una nota del Comune di Torino, punta a realizzare un modello di distribuzione “basato sulla concentrazione degli attuali magazzini in un unico hub logistico a livello regionale” che andrebbe in particolare al servizio dell’area a nord ovest del capoluogo piemontese.
Oggi, si legge in una nota del Comune di Torino, la logistica distributiva farmaceutica è composta “da pochi attori, sono circa 300 le aziende autorizzate, con troppi magazzini disseminati sul territorio con un impatto critico sulle condizioni di stoccaggio, la gestione dei resi, le caratteristiche dei prodotti da trasportare, i trasporti su gomma, la garanzia di tracciabilità dei lotti, la gestione delle scorte e il numero elevato di punti vendita da raggiungere”. Inoltre il “flusso di farmaci che passa attraverso i grossisti coinvolge l’80% del volume movimentato, per cui per ogni regione sarebbe importante poter disporre di un deposito di stoccaggio da cui poi rifornire i depositi minori o direttamente ospedali e farmacie”.