Record di esportazioni per il distretto del mobile di Pordenone (1,2 mld) nel 2021
Si sono distinte nel 2021 le ottime performance delle esportazioni dei distretti produttivi del Friuli Venezia Giulia. A fronte di un ottimo andamento di tutto il Triveneto, quelli della regione – evidenzia il Monitor dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo – hanno infatti superato in valore i 2,7 miliardi, con una crescita del 28,3% […]

Si sono distinte nel 2021 le ottime performance delle esportazioni dei distretti produttivi del Friuli Venezia Giulia. A fronte di un ottimo andamento di tutto il Triveneto, quelli della regione – evidenzia il Monitor dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo – hanno infatti superato in valore i 2,7 miliardi, con una crescita del 28,3% sul 2020 e del 15,5% sul 2019. Stati Uniti, Francia e Regno Unito si confermano i mercati trainanti, ma vivaci sono stati anche Canada e Repubblica di Corea. Contenuta (2,6%) e in calo negli ultimi due anni l’esposizione verso il mercato russo.
Da record le performance del distretto Mobile e pannelli di Pordenone, che dopo la crescita osservata durante la pandemia, tocca nel 2021 i 1,2 miliardi di euro di esportazioni (+40,4% sul 2020 e a +34,4% sul 2019.) Tra i merctai mercati si evidenziano Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Canada e Svizzera, mentre quello russo (che pesa (2,5% del totale) già tra ottobre e dicembre registrava forti difficoltà (-33,7%). Sul comparto come visto pesano le difficoltà di import del legno (guerra (il 5,2% del totale nazionale importato proviene dalla Russia e Ucraina) e si pensa al reshoring in Italia.
Il distretto della Sedia e complementi di arredo di Udine, nonostante la ripresa sul 2020 (+16,4%) non riesce invece a recuperare i livelli del 2019 (-4,1%) per le difficoltà del comparto contract. Buoni tuttavia i segnali di crescita di Danimarca, Francia, Tunisia e Germania.
Gli Elettrodomestici di Pordenone segnano un ottimo risultato (+47,3 milioni di euro, +13,3% sul 2019) grazie al traino di Francia, Germania, Polonia e Paesi Bassi. Il conflitto ha acuito il problema dell’approvvigionamento dell’acciaio piano, proveniente dalle acciaierie di Mariupol in Ucraina, e la necessità di cercare altri fornitori più lontani da Brasile e Cina con aggravi dei costi della logistica.
Nel settore agro-alimentare si osserva una buona crescita dei Vini e distillati del Friuli (+21,7 milioni di euro pari a +14,9% sul 2019), grazie alle vendite nei Paesi Bassi, in Germania, in Spagna e al contributo della Russia (peso dell’1,8% sul totale) che nel 2021 ha raddoppiato i volumi del 2019 (da 1,4 a 3 milioni di euro). Il Prosciutto di San Daniele accelera nella spinta internazionale (+10,9 milioni di euro sul 2019 pari al +23,3%), grazie a Stati Uniti, Vietnam e Regno Unito, nonostante le difficoltà incontrate in mercati storici come Germania e Austria. Il Caffè di Trieste infine recupera quasi completamente il calo delle esportazioni del 2020 (-0,2% sul 2019) grazie all’eccezionale crescita della Corea (+16,4 milioni di euro rispetto al 2019) che assume ormai un peso del 9,7%, diventando il terzo mercato dopo Stati Uniti e Grecia.
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