Veicoli industriali: male il primo semestre (-4%) ma giugno è in ripresa
Il primo semestre del 2022 ha visto un calo del mercato italiano dei veicoli industriali, con il numero delle immatricolazioni sceso del 4% rispetto ai primi sei mesi del 2021 (da 13.935 a 13.373). Giugno ha però mostrato una controtendenza, con una crescita del 5,7%, trainata dal segmento dei mezzi pesanti (con massa uguale o […]
Il primo semestre del 2022 ha visto un calo del mercato italiano dei veicoli industriali, con il numero delle immatricolazioni sceso del 4% rispetto ai primi sei mesi del 2021 (da 13.935 a 13.373). Giugno ha però mostrato una controtendenza, con una crescita del 5,7%, trainata dal segmento dei mezzi pesanti (con massa uguale o superiore a 16 tonnellate, che registra un incremento dell’11% per quasi 200 unità. In positivo nel mese anche i veicoli leggeri (sotto le 6 t), che segnano un +28,2%, mentre prosegue il trend negativo della fascia di peso medio-leggera (-22,3%).
Il quadro – secondo Paolo A. Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’Unrae, cui si deve l’analisi –
palesa il protrarsi delle gravi difficoltà in cui versa il settore, “trainate dal doppio effetto della carenza di componentistica e dell’aumento dei costi di esercizio – carburanti in primis”. A rappresentare questo trend è in particolare il calo drastico delle immatricolazioni di veicoli a Gnl, diminuite del 45,7%.
Una evoluzione del mercato che secondo l’associazione mostra come gli incentivi al settore “non contribuiscono alla sostituzione di mezzi ante Euro V a favore di veicoli di ultima”, se non per quelle imprese che già investono in nuove tecnologie. Da qui la richiesta di Unrae al Governo: chiediamo, ha annunciato Starace, “misure coerenti con gli obiettivi di transizione ecologica, che portino a vietare la circolazione di mezzi altamente inquinanti e poco sicuri, in linea con quanto già previsto dal DL Infrastrutture per il settore degli autobus adibiti al Tpl”.
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