L’Arena di Verona aggiudica i servizi di movimentazione dei materiali scenici
La Fondazione Arena di Verona sta aggiudicando alcuni appalti che riguardano il servizio di movimentazione dei materiali di scena delle sue opere. La bolognese Aerologistik Srl ha recentemente portato a casa un contratto del valore di 858mila euro (il 6,667% in meno rispetto ai 918mila a base di gara) per il facchinaggio di “scenografie, attrezzerie, […]
La Fondazione Arena di Verona sta aggiudicando alcuni appalti che riguardano il servizio di movimentazione dei materiali di scena delle sue opere.
La bolognese Aerologistik Srl ha recentemente portato a casa un contratto del valore di 858mila euro (il 6,667% in meno rispetto ai 918mila a base di gara) per il facchinaggio di “scenografie, attrezzerie, costumi” in orario diurno nel periodo compreso tra il prossimo 1 ottobre e il 30 settembre del 2025. La società ha avuto la meglio sulla collega romana Sagad Srl sia per quel che riguarda gli aspetti tecnici che economici dell’offerta.
Nel dettaglio Aerologistik dovrà fornire alla Direzione Allestimenti Scenici della Fondazione Arena di Verona servizi, anche contemporaneamente in luoghi diversi, entro due ore dalla chiamata, nell’arco delle 24 ore per tutti i giorni dell’anno, sabati, domeniche e festivi inclusi, e mettere a disposizione eventualmente anche una “squadretta fissa” di 5-10 persone nel periodo del Festival Areniano.
Le sedi di lavoro saranno non solo la stessa arena ma anche il Teatro Filarmonico, i laboratori di Via Gelmetto e i magazzini della fondazione (in via Biasi, Pestrino e Lungadige Galtarossa) nonché altre sedi diverse sul territorio provinciale. Oltre al personale necessario, la società dovrà fornire 5 muletti che saranno impiegati nelle varie sedi.
Ancora da assegnare è invece è l’appalto relativo alla gestione delle scenografie della stagione operistica 2023 nell’anfiteatro romano, che ricorrerà dal 26 marzo al 12 settembre del prossimo anno. In questo caso il contratto (del valore massimo di 572mila euro) includerà lo smontaggio e lo stoccaggio dei materiali impiegati nelle rappresentazioni (prove incluse) in alcuni magazzini in prossimità dell’arena. Quelli che non troveranno spazio in queste strutture, spiega l’ente, dovranno essere stipate in un luogo di stivaggio provvisorio, vigilato, a una distanza di massimo 30 minuti. In particolare le scenografie trasportate fuori dal centro di Verona dovranno restare “caricate sui relativi rimorchi sino alla data di ritorno in anfiteatro”. Il contratto dovrà inoltre includere anche il trasporto finale, in orario diurno, dei materiali, dopo l’ultima rappresentazione.
Curioso notare che l’opera ‘logisticamente’ più impegnativa, perlomeno per l’ultimo disassemblaggio, è considerata La Traviata, per la quale si stima l’impiego di 43 bilici, mentre le più snelle tra quelle in calendario sono il Barbiere di Siviglia, il Nabucco e la Tosca, per cui ne serviranno 30.
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