Menu
  • Notizie e interviste in evidenza
  • Le altre News
  • Chi siamo
  • Perchè
  • Pubblicità
  • Contatti
  • Chi siamo
  • Perchè
  • Contatti
  • Pubblicità
  • Alocin Media
    • Shipping Italy
    • Super Yacht 24
    • Aircargo Italy
    • Alocin Media Corporate
Il giornale online del made in Italy che si muove

Il giornale online del made in Italy che si muove

logo SUPPLYCHAIN
  • Home
  • Logistica
  • Trasporti
  • Interviste
  • Immobiliare
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Politica
  • Servizi & Fornitori
Il giornale online del made in Italy che si muove

Il giornale online del made in Italy che si muove

Notizie e interviste in evidenza

Contratti di trasporto via mare di container: i 4 fattori da considerare per i rinnovi 2023

Con noli spot in picchiata (inclusi quelli per i trasporti dalla Cina all’Italia), e quelli ‘contrattati’ che invece faticano a riallinearsi su importi più bassi, il trasporto via mare di container continua a porre molti interrogativi a spedizionieri e cargo owner. Stracciare gli accordi già siglati con le compagnie per buttarsi sul mercato spot? Attendere […]

di
28 Settembre 2022
Stampa
Container – IMT Terminal Messina

Con noli spot in picchiata (inclusi quelli per i trasporti dalla Cina all’Italia), e quelli ‘contrattati’ che invece faticano a riallinearsi su importi più bassi, il trasporto via mare di container continua a porre molti interrogativi a spedizionieri e cargo owner. Stracciare gli accordi già siglati con le compagnie per buttarsi sul mercato spot? Attendere un ulteriore calo per poter firmare nuovi contratti a cifre più convenienti nei prossimi mesi? E poi: come poter riottenere condizioni più favorevoli? Infine: dire addio ai fornitori di servizi che li hanno bistrattati quando la disponibilità di stiva scarseggiava?

Nel suo ultimo Logistics Executive Briefing la società di analisi Drewry ha proposto sul tema alcuni ragionamenti che a suo dire potrebbero aiutare gli operatori nel decidere i prossimi passi in materia di spedizioni via mare di container.

Relativamente all’ipotesi di una fuga dagli accordi già siglati in direzione delle tariffe spot (alla scadenza dei contratti o ad accordi ancora in vigore), l’invito alla clientela più strutturata è a usare una certa cautela. Oltre a considerare la presenza di obblighi contrattuali e penali, il suggerimento è di valutare se una mossa del genere possa incrinare i rapporti (ma anche far abbassare i livelli di servizio) offerti dal vettore e piuttosto di provare a rinegoziare le tariffe dei contratti esistenti. Passare al mercato spot può essere più ragionevole per gli operatori più piccoli, ma nel loro caso Drewry invita a considerare anche il fatto che il cambiamento comporterebbe maggior lavoro da parte dello staff interno (di caricatori o spedizionieri) e il ricevere minor supporto da quello dei carrier, soprattutto in situazioni critiche come in caso di cancellazioni di viaggi.

Rispetto invece alla possibilità di attendere per fissare nuovi contratti più in là nel tempo (auspicabilmente a prezzi più bassi), gli analisti di Drewry non hanno dubbi e quindi la loro risposta è un convinto ‘sì’. Il fatto che i noli spot stiano crollando induce infatti ad aspettarsi che prima o poi (e comunque nel 2023) il calo si propagherà alle tariffe dei contratti per via del generarsi di un atteso eccesso di capacità. Il suggerimento è quindi quello di chiedere proroghe (di 3 mesi) dei contratti esistenti e rinegoziare successivamente.

I contratti però non sono fatti di sole tariffe, ma anche di altre condizioni. Se nel biennio 2021-2022 gli operatori hanno dovuto accettare accordi meno favorevoli (ad esempio sul garantire certi volumi, sul ridurre i tempi di attesa), con il mercato che si sta spostando verso una situazione di sovracapacità i caricatori potranno più facilmente chiedere, ad esempio, livelli di servizio più elevati o termini di pagamento più lunghi.

Resta infine ai Bco (Beneficial cargo owner) il decidere come muoversi nei confronti di fornitori (compagnie) dai quali pensano di aver ricevuto un cattivo trattamento nella fase di crisi di capacità del mercato. Cercare vendetta non è una scelta ragionevole, secondo Drewry, per ragioni molto pragmatiche: al mondo i global carrier sono solo 9 ed è molto probabile che i caricatori di medie e grandi dimensioni nel prossimo futuro debbano continuare a interfacciarsi con almeno 5 di essi.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Ultimi Articoli
Claudio Feltrin —
Dazi Usa: l’incertezza frena l’export dell’arredo italiano
Registrato un calo del 6,6% a maggio per le esportazioni verso gli Stati Uniti. Secondo FederlegnoArredo con il dazio al…
  • dazi
  • FederlegnoArredo
  • incertezza
1
Politica
24 Luglio 2025
Cortenuova-Freight-Station-layout
Msc dice addio al progetto di un nuovo terminal intermodale a Cortenuova (Bergamo)
Il primo armatore al mondo nel settore container porterà avanti la sua strategia di sviluppo terrestre attraverso la partnership con…
  • Bergamo
  • Cortenuova
  • inland
  • Mercitalia
  • Msc
  • terminal
2
Logistica
24 Luglio 2025
Camion – Psa Genova Pra’ – autotrasporto container
Circle completa il progetto Taurus per l’efficienza logistica urbana
La nuova piattaforma digitale ottimizza gli accessi ai terminal, riducendo code e migliorando la gestione delle risorse nei centri urbani
  • Attilio Carmagnani
  • Circle
  • Iroi
  • Taurus
2
Logistica
24 Luglio 2025
CarloDeRuvo_16-e1752078527561
Confetra esulta per la non imponibilità Iva ai subfornitori nelle spedizioni
Il Consiglio dei Ministri dà il via libera preliminare all'estensione della misura ai servizi di trasporto internazionali resi dagli spedizionieri…
  • articolo 9 Dpr 633/1972
  • Carlo De Ruvo
  • Confetra
  • Fedespedi
  • non imponibilità iva subfornitori
2
Economia
24 Luglio 2025
PD Ports
Mr. Zara sceglie di investire nel business dei terminal portuali
Pontegadea, società di investimenti di Amancio Ortega fondatore di Zara, rileva il 49% di PD Ports, attiva in 11 scali…
  • Pd Ports
  • Zara
1
Logistica
24 Luglio 2025
Il giornale online del made in Italy che si muove
  • Logistica
  • Trasporti
  • Interviste
  • Immobiliare
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Politica
  • Servizi & Fornitori

© SUPPLY CHAIN ITALY (Riproduzione riservata – All rights reserved)
Testata edita da Alocin Media Srl
Direttore responsabile: Nicola Capuzzo

  • Informativa Cookie
  • Informativa Privacy
  • P. IVA: 02499470991
Credits: Edinet s.r.l. - Pietra Ligure (SV)
enit