Via libera da Bruxelles ai contributi del fondo complementare per rinnovare carri e locomotori ferroviari
La misura ha una dotazione di 125 milioni di euro e orizzonte temporale al 2025
Da Bruxelles è arrivato il via libera al regime di aiuti previsto dal governo italiano per il rinnovo del materiale rotabile dedicato al trasporto ferroviario delle merci. Il contributo, ritenuto in linea con la normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato, era incluso nel Fondo complementare, che nell’insieme va a integrare con una dotazione aggiuntiva di 30,6 miliardi di euro le risorse del Pnrr.
In particolare dotazione della misura è di 125 milioni di euro, di cui 115 milioni messi a disposizione dallo stesso fondo e gli altri 10 “da un’altra linea di bilancio”, e il suo orizzonte temporale arriverà fino al 31 dicembre 2025.
Secondo quanto riportato nella lettera con cui la Commissione Europea ha dato il suo benestare al sostegno, per dare il via alla concessione degli aiuti saranno necessari due decreti del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e del ministero dell’Economia e delle finanze.
Negli schemi dei due documenti trasmessi alla Commissione si chiarisce già, comunque, che il contributo potrà coprire fino al 30% del costo di acquisto di un carro nuovo (fino a un massimo di 30mila euro), nel caso in cui questo vada a sostituire un mezzo vecchio. Riguardo i locomotori, il sostegno potrà raggiungere al massimo il 20% per l’acquisto di un mezzo nuovo, ma potrà salire al 30% in caso in cui questo vada a sostituirne uno vecchio, in ogni caso con un tetto di un milione di euro. Nel testo si segnala anche che con vecchio o obsoleto si intende un veicolo in servizio da almeno 20 anni.
Tra i beneficiari saranno incluse le imprese di trasporto ferroviario di merci e i detentori o proprietari di locomotive e carri che operano sul territorio italiano, incluse le società di leasing.
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