Battuta d’arresto per la vendita di veicoli industriali a settembre (-13%)
In calo secondo Unrae soprattutto le immatricolazioni di mezzi pesanti (-14,8%)
Dopo il boom mesi estivi, il mercato dei veicoli industriali ha accusato una pesante battuta d’arresto a settembre, registrando 1.611 unità immatricolate contro le 1.857 del 2022 (-13,2%). Lo dicono gli ultimi dati resi noti dall’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri. Nel dettaglio, si notano cali in tutte le fase di peso anche se a perdere più quota sono i mezzi con massa uguale o superiore alle 16 tonnellate, tra cui il calo è del 14,8%.
Se la fascia di veicoli tra le 6 e le 16 tonnellate è all’incirca stabile (-0,5%), svendono invece in modo marcato le immatricolazioni di mezzi leggeri, ovvero al di sotto delle 6 tonnellate (-10,6%).
“Come già ampiamente previsto negli scorsi mesi, l’assenza di una chiara decisione da parte delle istituzioni europee sul tema dei tachigrafi di nuova generazione, unitamente al perdurare della carenza di nuovi dispositivi, ha causato a settembre un crollo delle immatricolazioni”, è stato il commento di Paolo A. Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae, che allo stesso tempo ha accolto positivamente la disposizione “chiara e certa” del Governo di prorogare a livello nazionale il regime di tolleranza fino al 31 dicembre 2023.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY