Rfi investe nell’equipment del nuovo scalo merci di Castelnuovo Garfagnana
Avviata la gara per l’acquisto di una gru transtainer per il terminale, che sarà raccordato allo stabilimento Lucart
Rfi ha dato il via a una gara per dotare il nuovo scalo merci di Castelnuovo Garfagnana, in provincia di Lucca, di una gru transtainer (o a cavalletto) su rotaie dotata di spreader telescopico. Il budget messo a disposizione nell’ambito della procedura è complessivamente di 948mila euro (197.500 i costi della manodopera, cui dovrà essere applicato il Ccnl Metalmeccanico), mentre la scadenza per la presentazione delle offerte è fissata al prossimo 23 novembre.
A dare il via alla realizzazione del nuovo scalo merci di Castelnuovo Garfagnana era stata, nel 2019, la firma di un accordo di programma tra l’azienda, i rappresentanti delle istituzioni locali – quali comune, regione e provincia -, e quelli di Lucart e Migra. Proprio il gruppo cartario lucchese sarà infatti uno dei principali beneficiari del progetto, dato che questo prevede che il terminale Rfi di Castelnuovo Garfagnana venga raccordato allo stabilimento dell’azienda (l’intervento, che prevede nel dettaglio il collegamento fino alla ‘scarpa fermacarri’ e alcuni adeguamenti dell’impianto, sarà finanziato direttamente da Lucart). Migra, altra realtà dell’area, attiva nella produzione di carbonato di calcio, nell’ambito dell’accordo si era impegnata a dotare la stazione dei contenitori necessari per l’attività di carico e scarico.
Nel concreto, le attività sono partite nel marzo del 2022 e, stando al Piano commerciale 2023 di Rfi, l’entrata in operatività del nodo intermodale è prevista nel 2024.
Nell’insieme, secondo l’azienda, il potenziamento dello scalo merci di Castelnuovo Garfagnana includerà vari interventi tra cui la realizzazione di un’asta di manovra per la movimentazione carri e di due binari di carico e scarico, così come la creazione di un’area attrezzata per il trasbordo di container da ferro a gomma.
Al completamento dei lavori lo scalo, secondo il piano di Rfi, godrà di diversi benefici sul piano commerciale, tra cui il poter gestire ogni giorno una coppia di treni dalla lunghezza di 230 metri, un incremento della accessibilità, e infine una riduzione dei minuti di ritardo derivanti da conflitti di circolazione.
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