Export del Sud Italia in forte crescita nei primi 9 mesi del 2023 (+15,9%)
Nello stesso periodo risultano in forte contrazione le vendite estere delle isole (-20,2%), mentre crescono leggermente quelle di Nord Ovest (+3,5%) e Nord Est (+0,2%)

Nei primi nove mesi del 2023, l’export italiano risulta complessivamente in aumento (+1%) ma a fronte di dinamiche territorialmente molto diverse. Su base annua il Sud registra una netta crescita, diffusa a quasi tutte le regioni e trainata principalmente dalle maggiori vendite della Campania, in particolare di prodotti farmaceutici. Un aumento contenuto si osserva nel Nord Ovest, principalmente legato alle maggiori vendite di autoveicoli del Piemonte, mentre il Centro flette () per le minori esportazioni di prodotti farmaceutici di Marche e Lazio. Le isole risultano infine in forte calo per via della contrazione delle vendite di prodotti della raffinazione. Lo evidenzia l’Istat nella sua ultima analisi.
Secondo l’istituto più nel dettaglio nel terzo trimestre 2023 si è osservata una forte crescita congiunturale delle esportazioni per il Sud e Isole (+7,9%), un aumento più contenuto per il Nord-est (+1,7%) e una flessione per il Nord-ovest (-2,4%) e per il Centro (-3,9%).
Tornando all’analisi dei primi nove mesi dell’anno, l’istituto rileva che le regioni più dinamiche si sono dimostrate la Campania (+27,6%), la Calabria (+20,9%), il Molise (+18,3%), l’Abruzzo (+13,7%), la Basilicata (+10,1%) e il Piemonte (+9,2%), che da solo contribuisce per 0,9 punti percentuali alla crescita tendenziale dell’export nazionale, e la Toscana (+8,5%). In calo invece la Sardegna (-26,7%), la Valle d’Aosta (-23,0%), la Sicilia (-16,7%), il Lazio (-11,9%) e le Marche (-9,2%).
Guardando ai flussi, quelli che hanno dato i contributi maggiori alla crescita su base annua dell’export nazionale sono stati l’export dalle Marche verso la Cina (+1.058,5%, verosimilmente per effetto del boom delle vendite di prodotti farmaceutici anti-Covid realizzati da Pfizer ad Ascoli Piceno), della Campania verso la Svizzera (+107,4%), della Toscana verso gli Stati Uniti (+30,7%) e del Piemonte verso Francia (+19,5%), Germania (+18,0%) e Spagna (+21,2%). Apporti negativi, invece, provengono dalla contrazione dell’export delle Marche verso Belgio (-59,7%), Stati Uniti (-52,3%) e Germania (-40,5%), della Toscana verso la Svizzera (-35,5%) e del Lazio verso Belgio (-28,6%) e Germania (-17,8%).
Nell’analisi provinciale dell’export, Istat segnala infine le performance positive di Napoli, Torino, Milano, Siena, Livorno, Monza e della Brianza, Firenze, Bologna, Bergamo e Modena; i contributi negativi maggiori derivano da Siracusa, Cagliari, Ascoli Piceno, Latina, Brescia e Roma.
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