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Logistica

Restano in due in corsa per il patrimonio immobiliare di Poste Italiane

Fuori Kryalos, i contendenti rimangono Generali Real Estate e Dea Capital Re

di REDAZIONE SUPPLY CHAIN ITALY
31 Maggio 2024
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Si assottiglia ancora la rosa di operatori in corsa per rilevare il 50% del patrimonio immobiliare logistico di Poste Italiane e accompagnarne la trasformazione in ottica Esg. Secondo Mf – Milano Finanza, che già aveva dato conto dei passaggi precedenti dell’iter, dal terzetto di realtà rimaste in corsa finora sarebbe fuoriuscita Kryalos, lasciando quindi spazio ormai solo a Generali Real Estate e Dea Capital Re. La sgr, stando a quanto riportato dalla testata milanese, sarebbe stata esclusa “per motivi qualitativi di composizione dell’offerta”. Già alcune settimane fa la società di Paolo Bozzelli era sembrata a Mf in posizione di svantaggio, mentre tra le due realtà ora in pole position era data per favorita Generali.

Come già riportato, sul piatto c’è la proprietà di immobili logistici, situati su suolo italiani, per circa 600.000 metri quadrati di superficie e dal valore stimato di 700 milioni di euro, già conferiti in una società di gestione del risparmio, e di cui Poste Italiane intende “valorizzare” il 50%. Scopo dell’operazione sarebbe quello di coinvolgere un partner ‘di settore’ con cui condividere un processo di modernizzazione delle strutture, nonché raccogliere risorse per la loro trasformazione. Tra gli operatori che si erano dimostrati interessati alla partita si contano anche Coima, che aveva anche presentato una offerta vincolante, così come Colliers, Investire e Prelios, uscite già in precedenza dai giochi.

Lo sviluppo del patrimonio immobiliare è uno dei perni su cui Poste Italiane intende far leva per far crescere la sua attività nella logistica, ambito su cui punterà particolarmente nei prossimi anni, come esplicitato nel piano strategico presentato lo scorso marzo. Questo in particolare prevede che il gruppo avvii una joint venture nel settore immobiliare per lo sviluppo di nuovi magazzini in ottica Esg, con l’obiettivo di passare dalla capacità di 230.000 metri quadrati del 2023 a una pari a 400.000 metri quadrati nel 2028.

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