• Chi siamo
  • Perchè
  • Contatti
  • Pubblicità
  • Alocin Media
    • Shipping Italy
    • Super Yacht 24
    • Aircargo Italy
    • Alocin Media Corporate
Il giornale online del made in Italy che si muove

Il giornale online del made in Italy che si muove

  • Home
  • Logistica
  • Trasporti
  • Interviste
  • Immobiliare
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Politica
  • Servizi & Fornitori
  • Notizie e interviste in evidenza
  • Le altre News
  • Chi siamo
  • Perchè
  • Pubblicità
  • Contatti

Il giornale online del made in Italy che si muove

Ad
Ad
Trasporti

“A Venezia abusivo il 35% delle movimentazioni merci”

Confartigianato Venezia e Filt Cgil Venezia criticano anche il sistema di scambio gomma-barca, che “avviene esattamente come 60 anni fa, in modo caotico, inefficiente”

di REDAZIONE SUPPLY CHAIN ITALY
27 Giugno 2024
Stampa

Difficoltà di approdo, nel reperire personale, diffuso abusivismo. Sono le principali criticità riscontrate nel trasporto merci a Venezia secondo quanto evidenziato nel primo protocollo operativo siglato da Confartigianato Venezia e Filt Cgil Venezia per sviluppare e razionalizzare lo svolgimento in laguna di queste attività.

Il documento, firmato pochi giorni fa dalle due parti – il segretario Marcello Salbitani per il sindacato, il direttore Matteo Masat per quella datoriale – le impegna a lavorare in sinergia a ‘soccorso del sistema dei trasporti in laguna’.
Tra le prime difficoltà citate ci sono quelle relative alle “difficoltà per le barche da trasporto ad approdare alle rive”, considerando anche che “zone storicamente deputate al carico scarico strategico gomma-acqua come quella del Tronchetto” sono “cronicamente insufficienti per le necessità di Venezia ed i veneziani”. Così come le criticità nel reperire personale, necessario per “garantire l’efficienza dei servizi”.

Un’attenzione particolare è però dedicata anche al tema dell’abusivismo, che secondo uno studio incluso nel protocollo riguarderebbe circa il 35% delle movimentazioni e il 60 % delle imbarcazioni impegnate. “Questi operatori, di fatto, non in possesso dei titoli professionali, occupano i canali e le rive impropriamente, provocando una distorsione del mercato e gravi ripercussioni economiche nei confronti delle aziende che operano legalmente, aumentando le difficoltà delle aziende di trasporto” si legge nella nota con cui Confartigianato Venezia e Filt Cgil Venezia segnalano la sigla del documento.

Le due associazioni si sono fatte anche portatrici di proposte per migliorare il sistema dei trasporti in laguna. Tra le soluzioni proposte ci sono la creazione di nuovi pennelli al Tronchetto, per ormeggiare le barche da trasporto merci che adesso attraccano sulle rive in centro storico. Una soluzione che secondo le due parti “porterebbe molti vantaggi come minor inquinamento e moto ondoso, visto che partirebbero da dove effettuano il carico, e miglior operatività per il personale che in gran parte viene dalla terraferma”. Così facendo, evidenziano, “si libererebbero le rive in centro storico migliorando anche la sicurezza nelle fasi di carico e scarico che attualmente spesso avvengono attraccando una barca al fianco di un’altra”. Nel documento trova spazio anche il tema della inclusività di genere, che andrebbe favorita “agevolando l’inserimento delle lavoratrici, avvicinando i giovani, sensibilizzando anche gli istituti scolastici a questo lavoro ben pagato e di vitale e importante per la città”.

Fondamentale poi arrivare a un piano del traffico per razionalizzare lo scambio gomma/barca, il quale “oggi avviene esattamente come 60 anni fa, in modo caotico, inefficiente e senza il rispetto dei normali parametri di sicurezza e igiene” e appunto “affrontare la piaga degli abusivi, frutto anche di controlli troppo sporadici”.

Il protocollo, concludono Confartigianato Venezia e Filt Cgil Venezia, è ora aperto alla sigla di ulteriori associazioni ed enti, il tutto per contribuire “ad un corretto riconoscimento del ruolo del trasportatore merci conto terzi come parte integrante e snodo dell’economia, del vivere civile e sociale di Venezia e nel rispetto degli ambienti lagunari, sensibilizzando gli enti pubblici ad attivare anche idonei incentivi economici per adeguare le flotte aziendali e limitare inquinamento e moto ondoso”.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY

Ad
Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Ultimi Articoli
Un tribunale federale Usa blocca i dazi ‘reciproci’ di Trump
L'amministrazione, che ha 10 giorni di tempo per ottemperare al pronunciamento, presenterà ricorso
  • dazi
  • Trump
  • U.S. Court of International Trade
2
Economia
29 Maggio 2025
La Zls del Veneto accoglie i primi due investimenti
Ad aver dichiarato di volersi insediare nell'area sono una azienda degli Emirati che si occupa di tutela ambientale e una…
  • Zls Bluegate
  • Zls Veneto
2
Logistica
29 Maggio 2025
Fatturato a 5,55 miliardi di euro (+2,8%) per l’immobiliare logistico italiano nel 2024
Per Scenari Immobiliari il segmento ha attratto nel primo trimestre 2025 investimenti per 650 milioni di euro, circa il doppio…
  • Scenari Immobiliari
2
Immobiliare
28 Maggio 2025
La logistica europea delle auto guarda verso la Cina per far fronte ai dazi di Trump
Il commercio globale di veicoli nuovi è penalizzato dalla guerra commerciale, dalla perdita stimata di 5 milioni di unità nella…
  • auto
  • Cina
  • Ecg
  • Europa
  • logistica
  • Unrae
3
Logistica
28 Maggio 2025
Per i vini italiani attese vendite estere ancora in crescita (+2%) nel 2025
Fantini Group, Ruffino, Argea e Pasqua sono le aziende del settore con maggiore vocazione all’export
  • export vino 2024
  • export vino 2025
2
Economia
28 Maggio 2025
  • Logistica
  • Trasporti
  • Interviste
  • Immobiliare
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Politica
  • Servizi & Fornitori

© SUPPLY CHAIN ITALY (Riproduzione riservata – All rights reserved)
Testata edita da Alocin Media Srl
Direttore responsabile: Nicola Capuzzo

  • Informativa Cookie
  • Informativa Privacy
  • P. IVA: 02499470991
Exit mobile version