Fatturato a 5,55 miliardi di euro (+2,8%) per l’immobiliare logistico italiano nel 2024
Per Scenari Immobiliari il segmento ha attratto nel primo trimestre 2025 investimenti per 650 milioni di euro, circa il doppio di quanto registrato nello stesso periodo del 2024

L’immobiliare logistico italiano ha generato nel 2024 un fatturato pari a 5,55 miliardi di euro, in aumento del 2,8% su quello dell’anno precedente e destinato secondo le stime a crescere anche nel 2025 per un ulteriore 3%. Lo evidenzia il ‘Rapporto 2025 sul mercato immobiliare della logistica’ curato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Sfre, presentato oggi a Milano.
Secondo l’analisi, la produzione di ricchezza immobiliare è dipesa “per poco meno di un terzo dalle allocazioni di capitale in immobili fortemente caratterizzati e per poco più del 40 per cento in impieghi in magazzini e spazi di piccole dimensioni inseriti all’interno del tessuto produttivo nazionale”.
Grazie al completamento di circa 50 progetti di sviluppo (per una superficie lorda complessiva superiore agli 1,3 milioni di metri quadrati) nel corso del 2024, ad oggi, ha rilevato ancora lo studio, il patrimonio immobiliare logistico italiano è pari a 50 milioni di metri quadrati.
Sul fronte dei canoni di locazione, l’analisi ha anche evidenziato per gli immobili logistici prime una crescita a Roma, fino a 74 euro/mq/anno, e una stabilità negli altri principali mercati della Penisola (Piacenza e Torino entrambi superiori ai 55 euro/mq/anno, Verona di poco inferiore ai 60 euro/mq/anno, Ancona e Bari sopra i 40 euro/mq/anno), con Milano e Bologna rispettivamente a livelli superiori ai 75 e 65 euro/mq/anno.
Relativamente al consumo di suolo, l’analisi ha evidenziato che negli ultimi 15 anni lo sviluppo del settore logistico in Italia ha ‘mangiato circa 21,5 kmq di suolo (per 3/4 nelle Regioni del nord) e portato alla realizzazione di quasi 13 milioni di metri quadrati di nuove strutture.
Anche Scenari Immobiliari ha infine fornito i propri dati rispetto agli investimenti messi a segno nella Penisola lo scorso anno in questo ambito. Secondo gli analisti, il volume ha toccato quota 1,75 miliardi di euro (pari al 17,5% dei 10,1 miliardi complessivi investiti nel real estate), con un aumento del 2,9 per cento rispetto al 2023.
Nel corso del primo trimestre del 2025, grazie alla transazione di due importanti portafogli immobiliari, il comparto ha inoltre attratto ulteriori 650 milioni di euro, doppiando il volume fatto registrare nello stesso periodo del 2024 e risultando in crescita del 25% sull’ultimo trimestre 2024. La crescita è stata trainata, inizialmente, dal comparto light industrial e, successivamente dalla logistica pura, segmenti che “confermano il loro ruolo attrattivo nei confronti degli investitori specializzati negli scambi di portafogli (anche paneuropei) sale & leaseback e di singole strutture funzionalmente connotate”.
Gli operatori sono però anche alla ricerca di asset industriali al fine di diversificare i loro portafogli attraverso l’acquisizione dei sempre più ampi e numerosi sviluppi built-to-suite (Bts) o built-to-own (Bto) progettati a partire dalle specifiche esigenze dei futuri inquilini o delle aziende (e-commerce avanzate, logistica del freddo, ecc.) operanti sul territorio nazionale e in grado di adattarsi alle continue evoluzioni di un settore moderno, flessibile e sostenibile.
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