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Immobiliare

“Promettente” anche nel 2025 il mercato immobiliare logistico italiano secondo Wcg

Nel 2024 il canone prime medio nella Penisola è stato pari a 71 euro/mq

di REDAZIONE SUPPLY CHAIN ITALY
24 Gennaio 2025
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Il settore logistico ha mostrato solidità anche nel 2024, anno in cui ha raggiunto un volume di investimenti superiore a 1,7 miliardi di euro (per 3,4 miliardi di euro nel biennio 2023-2024), consolidandosi come asset class di riferimento per gli investitori. Anche il 2025 appare promettente, “trainato da una domanda alta e dall’evoluzione delle preferenze degli operatori, che puntano a soluzioni sempre più sostenibili e integrate”. Lo ha affermato Andrea Faini, amministratore delegato e fondatore di World Capital Group, presentando i risultati dell’ultimo Borsino Immobiliare della Logistica (H2 2024), realizzato dalla società in collaborazione con Nomisma. Secondo Faini nel concreto le tendenze in atto porteranno gli sviluppatori a concepire “non solo spazi destinati allo stoccaggio delle merci, ma veri e propri ambienti di lavoro moderni, evoluti e fortemente integrati.”

Passando ai dati 2024, il report ha riscontrato innanzitutto per il settore il perdurare di una traiettoria di crescita, grazie a una domanda elevata e alla solidità dei canoni di locazione. Il canone medio delle location prime si è attestato su quota 71 €/mq/anno, valore più basso della media europea, pari a 109 €/mq/anno.

In questo segmento, Milano rimane stabile a 73 €/mq/anno, seguita da Roma che raggiunge, per la prima volta, la soglia dei 70 €/mq/anno. Subito dopo vengono Napoli, Bologna e Padova, che si confermano a 68 €/mq/anno, quindi Catania, Civitavecchia e Sassari che si attestano sotto i 60 €/mq/anno.
Passando ai canoni prime degli immobili usati, Milano rimane stabile a 70 €/mq/anno, mentre Roma, Bologna e Padova raggiungono quota 60 €/mq/anno, seguite da Napoli con 57 €/mq/anno. I rendimenti infine restano stabili, con una media del 5,3% nelle principali location.

Rispetto ai canoni di locazione, il rapporto osserva che dal 2006 ad oggi nel campione (che comprende Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino) i valori sono aumentati dell’11,3% sul nuovo e dell’8,7% sull’usato. Dal 2015 i canoni il prime rent del nuovo ha registrato sempre un trend in crescita, con una media del +48%. Per l’usato la tendenza di crescita è invece iniziata nel 2018 (in media del +45%), poi proseguita senza contrazioni. Discorso a parte per Genova, dove scarsità di prodotto valori di locazione generalmente superiori alla media nazionale hanno portato a una relativa timida dinamicità del mercato.

Anche gli operatori del settore hanno confermato l’attrattività del mercato nel 2024. Il 41% degli intervistati in particolare lo ha descritto come stabile, mentre il 47% prevede una crescita ulteriore nel 2025. Tra gli sviluppatori immobiliari, il 75% ha definito il 2024 come periodo stabile, mentre solo il restante 25% lo ha riscontrato dinamico. Per il futuro la valutazione resta identica.

Restando sul tema dello sviluppo immobiliare, una tendenza emergente è infine quella della crescita di progetti su aree brownfield, ora il 32% dei nuovi sviluppi pianificati (per oltre 4.500.000 metri quadrati).

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