In aumento (+2,7%) a gennaio l’export extra Ue
Nel primo mese del 2025 Istat registra anche una forte crescita (+17,9%) delle importazioni

A gennaio 2025 l’export italiano extra Ue ha registrato un aumento del 2,7% su base annua (dopo il +4,2% di dicembre 2024), per effetto delle maggiori vendite di beni intermedi (+9,2%) e beni di consumo non durevoli (+3,3%). A dirlo l’ultima rilevazione dell’Istat, che ha riscontrato anche un forte incremento (+17,9%) per le importazioni, generalizzato ma più ampio per beni di consumo durevoli (+42,9%) e non durevoli (+27,1%) e beni intermedi (+27,0%).
In particolare nel mese si sono osservati aumenti tendenziali delle esportazioni verso Svizzera (+13,6%), Giappone (+12,8%), paesi Opec (+10,3%), Regno Unito (+10,1%) e Stati Uniti (+6,2%), mentre sono calate le vendite verso Cina (-24,2%), paesi Asean (-12,1%) e Turchia (-8,6%). Nello stesso periodo sono di molto cresciute le importazioni dagli stessi paesi Asean (+62,3%) e dalla Cina (+48,7%). Parallelamente sono aumentati anche gli acquisti da paesi Mercosur (+23,0%), Svizzera (+14,1%) e Turchia (+12,9%). Di contro si sono ridotte le importazioni dagli altri principali partner extra Ue27 quali India (-10,9%), Stati Uniti (-7,0%) e Regno Unito (-5,2%).
Su base mensile, a gennaio le esportazioni hanno invece vissuto un lieve calo (-1%), a fronte di un aumento dell’import (+3,6%). Sotto questo punto di vista, la diminuzione delle vendite estere risulta dovuta alle minori vendite di energia (-9,4%), beni di consumo durevoli (-4,4%) e non durevoli (-4,0%), mentre crescono le vendite di beni intermedi (+1,8%) e beni strumentali (+1,3%). Dal lato dell’import, l’incremento congiunturale è spiegato dai maggiori acquisti di beni di consumo non durevoli (+12,7%), di beni intermedi (+7,6%) e di beni di consumo durevoli (+7,0%) mentre si riducono le importazioni di energia (-4,7%) e beni strumentali (-1,9%).
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