Nuovo exploit delle spedizioni aeree globali a marzo (+4,4%)
Frontloading e basso costo del fuel secondo Iata sono i fattori alla base della crescita

Una fiammata di frontloading, per mettersi al riparo dall’implementazione dei dazi che annunciata per lo scorso 2 aprile, ma anche il basso costo del carburante (in discesa del 17,3% rispetto allo stesso mese del 2024), effetto anch’esso delle incertezze commerciali globali.
Questi, secondo Iata, sono i fattori alla base del picco storico registrato a marzo per le spedizioni aeree globali, in aumento anno su anno del 4,4%, dopo un paio di mesi più deboli. La rotta Europa – Nord America (che vale il 13,3% dei traffici globali) è quella che in particolare ha registrato la maggior crescita, pari al +8,5%, mentre quella Asia – Nord America (che pesa per il 24,4% del totale) ha segnato un +7,3%. Da segnalare anche il netto aumento osservato sul corridoio Europa – Asia (che somma il 20,5% delle spedizioni globali), per un +8,3%. In declino invece la tratta Medio Oriente – Europa (peso del 5,7%), dove si osserva una flessione del 7,5%.
In questo scenario, l’andamento della domanda europea si è mostrata in linea con quella globale, con un una crescita del 4,4%, a fronte di un aumento di stiva leggermente inferiore, pari al +2,8%.
“I volumi di marzo sono stati solidi” ha commentato il direttore generale di Iata, Willie Walsh, che ha poi auspicato che, durante questa fase di sospensione temporanea nell’attuazione delle nuove politiche tariffarie Usa, “i leader politici riescano a trasformare le tensioni commerciali in accordi affidabili che possano ripristinare la fiducia nelle catene di approvvigionamento globali”.
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