Forte crescita dell’export italiano extra Ue a marzo (+7,5%)
Forte la spinta data dalle vendite di mezzi di navigazione marittima verso gli Usa, su cui complessivamente le esportazioni aumentano del 41,2%

L’export italiano extra Ue segna a marzo un netto exploit su base annua (+7,5%), per effetto in particolare di un boom delle vendite negli Usa (+41,2%). A incidere positivamente su questo buon andamento sono state in particolare le esportazioni verso il paese di navi e mezzi di navigazione, in assenza delle quali il risultato sarebbe stato però comunque buono, pari a un +3%.
Lo evidenzia l’ultimo bollettino diffuso dall’Istat, che rileva come la crescita tendenziale faccia seguito al calo (-1,6%) registrato a febbraio. Complessivamente, l’aumento delle esportazioni risulta legato alle vendite di beni di consumo non durevoli (+20,7%) e beni strumentali (+10,4%), mentre, per contro, è in deciso calo l’export di energia (-34,4%) e beni di consumo durevoli (-19,9%). Anche l’import nel mese registra una crescita tendenziale dell’8,7%, cui contribuiscono principalmente i maggiori acquisti di beni di consumo, durevoli (+33,6%) e non durevoli (+32,4%).
Relativamente all’aumento delle vendite di navi verso gli Usa, va detto che la stessa dinamica era già stata osservata a febbraio, mese chiuso con export tendenziale in aumento (tra paesi Ue ed extra Ue) dello 0,8%, su cui – segnala la testata specializzata Exportiamo – pesava in particola la crescita (+9,6%) della componente dei ‘mezzi di trasporto’ (esclusi gli autoveicoli), un dato “fortemente influenzato dalla cantieristica navale”.
Oltre a quelle verso gli Stati Uniti (come detto +41,2%) registrano una forte crescita tendenziale anche le vendite verso paesi Mercosur (+28,9%) e Opec (+24,9%), mentre si osservano netti cali delle esportazioni verso Turchia (-31,3%) e Cina (-8,5%). Relativamente all’import, si registrano forti incrementi su base annua degli acquisti da paesi Mercosur (+71,2%), Cina (+44,9%) e paesi Asean (+25,6%), mentre calano gli acquisti da paesi Opec (-25,4%), India (-17,8%), Stati Uniti (-9,5%) e Regno Unito (-9,2%).
Su base mensile, a marzo le esportazioni risultano in aumento del 2,9%, mentre l’import cala dell’1,1%. L’incremento mese su mese delle vendite estere t è dovuto principalmente alle maggiori vendite di beni di strumentali (+9,9%), ma crescono in termini congiunturali anche le vendite di beni di consumo non durevoli (+1,7%) e beni intermedi (+0,4%); calano invece gli acquisti di beni di consumo durevoli (-11,5%) ed energia (-6,4%). Dal lato dell’import, la flessione congiunturale è interamente spiegata dalla contrazione degli acquisti di energia (-19,8%).
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