Dazi al 30% e sospensione di 90 giorni: i primi dettagli dell’accordo tra Usa e Cina
Le due parti si sono accordate anche per creare un “meccanismo per proseguire le discussioni sulle relazioni economiche e commerciali”

Una sospensione di 90 giorni e una riduzione dei dazi reciproci nella misura di 115 punti percentuali. Questi sono i primi punti noti dell’intesa raggiunta ieri da Stati Uniti e in materia di imposizioni doganali, annunciata al termine di alcuni colloqui che si sono tenuti a Ginevra, in Svizzera.
L’accordo – ha evidenziato una nota della Casa Bianca – entrerà in vigore a partire dal 14 maggio – ma l’annuncio del suo raggiungimento ha già scatenato diverse reazioni, anche sui mercati finanziari e sulle azioni delle compagnie di trasporto container.
Maersk, segnala Reuters, è la società dell’indice Europe Stoxx 600 (composto da 600 delle principali capitalizzazioni di mercato europee), a registrar i maggiori guadagni, con un +12% segnato alle 8.20 Gmt. Ottime prestazioni sono però anche quelle di alter realtà europee di settore, come la collega Hapag Lloyd (+10%) e Kuehne Nagel (+6%).
Una prima comunicazione sul raggiungimento dell’intesa tra Usa e Cina era già stata data ieri, senza che però le due parti fornissero dettagli. “È importante comprendere – aveva già però evidenziato il rappresentante statunitense al Commercio, Jamieson Greer, che ha preso parte ai negoziati – quanto rapidamente siamo stati in grado di trovare una intesa, il che riflette il fatto che forse le differenze non erano così grandi come si pensava fossero”.
Secondo quanto poi chiarito dalle parti, queste proseguiranno le negoziazioni durante la pausa di 90 giorni. Nell’ambito dell’accordo, gli Usa ridurranno I dazi sull’import cinese al 30% (dall’attuale 145%), mentre quelli imposti da Pechino su merce statunitense scenderanno al 10% (dal 125%). Va rilevato tuttavia che al momento le dichiarazioni e note ufficiali non trattano il tema del regime de minimis, fondamentale per le spedizioni e-commerce negli Usa di operatori come Temu o Shein, la cui sorte è ancora non definita.
Di contro, un’altra azione definita dall’accordo, si legge nella nota diffusa dalla Casa Bianca, è anche l’istituzione tra le due parti di “un meccanismo per proseguire le discussioni sulle relazioni economiche e commerciali”, cui parteciperanno quale rappresentante cinese He Lifeng, Vice Primo Ministro del Consiglio di Stato, e per gli Stati Uniti Scott Bessent, Segretario del Tesoro, e Jamieson Greer, Rappresentante per il Commercio.
“Entrambe le delegazioni hanno concordato nel ritenere che nessuna delle due parti volesse un disaccoppiamento (delle due economie, ndr)”, ha affermato Scott Bessent. Entrambe, ha aggiunto, “hanno rappresentato molto bene i rispettivi interessi nazionali”. “Noi” ha poi concluso “abbiamo interesse a un commercio equilibrato e gli Stati Uniti continueranno a muoversi in quella direzione”.
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