Modesta crescita dell’export italiano (+0,4%) ad aprile
Svizzera e Spagna sono i paesi che hanno dato i maggiori contributi alle vendite estere

Ad aprile 2025 l’export italiano, Ue ed extra Ue, è aumentato su base annua dello 0,4% in termini monetari ma calato del 3,7% in volume. Lo rileva l’Istat, secondo il quale la modesta crescita in valore è sintesi di un incremento per i mercati Ue (+2,1%) e di una contrazione per quelli extra Ue (-1,4%). L’import registra invece una crescita del 5,4% in valore, che coinvolge in misura molto più marcata l’area extra Ue (+11,5%), rispetto a quella Ue (+0,8%); in volume, le importazioni crescono dell’1,4%.
Su base annua, tra i settori che più contribuiscono a sostenere le esportazioni si segnalano: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+30,1%), metalli di base e prodotti in metallo, escluse macchine e impianti (+5,5%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+4,6%). All’opposto i contributi negativi maggiori derivano dalla riduzione delle vendite di mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (-17,1%), coke e prodotti petroliferi raffinati (-31,1%), articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti non classificati altrove (n.c.a.) (-12,0%) e autoveicoli (-9,3%).
Relativamente ai mercati, Svizzera (+18,9%) e Spagna (+14,3%) forniscono i contributi positivi maggiori. Regno Unito (-18,8%), Turchia (-18,2%) e Paesi Bassi (-8,7%) sono invece i paesi che forniscono i contributi negativi più ampi.
Nel confronto congiunturale, ad aprile 2025 si stima una flessione delle esportazioni (-2,8%) e un aumento modesto delle importazioni (+0,3%). La diminuzione su base mensile dell’export si deve all’ampia riduzione delle vendite verso l’area extra Ue (-7,0%), mentre le esportazioni verso l’area Ue crescono dell’1,5%.
Considerando l’intero periodo gennaio-aprile 2025, l’export secondo Istat registra un incremento tendenziale del 2,5%, cui contribuiscono soprattutto le maggiori vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+38,7%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+10,3%), metalli di base e prodotti in metallo, escluse macchine e impianti (+5,8%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+5,3%). All’opposto, apporti negativi derivano dalle minori esportazioni di coke e prodotti petroliferi raffinati (-28,1%) e autoveicoli (-11,6%).
Nei primi quattro mesi del 2025, la dinamica tendenziale dell’export è positiva (+2,5%). Nello stesso periodo, l’avanzo commerciale è pari a +11,3 miliardi di euro (era +17,6 miliardi nei primi quattro mesi del 2024). I prezzi all’import si confermano in calo su base mensile e tornano a flettere su base annua; in un quadro di cali diffusi, tali dinamiche si devono soprattutto agli ulteriori ribassi dei prezzi dei prodotti energetici.
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