L’interporto di Padova sarà sorvegliato giorno e notte da un drone
Il mezzo potrà rilevare anomalie come la presenza di persone non autorizzate o principi di incendio

Novità ‘aerea’ per l’interporto di Padova. Lo scalo intermodale sarà infatti sorvegliato giorno e notte da un drone in grado di rilevare anomalie quali la presenza di persone non autorizzate o principi di incendio. Realizzato in collaborazione con Remotely piloted aircraft systems Academy Cardtech, il progetto è attivo da alcuni giorni grazie al rilascio della Autorizzazione Operativa dalla Direzione Regolazione e Ricerca Mobilità Innovativa da parte dell’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile (Enac).
Come spiega una nota la stessa società veneta, il ‘via libera’ – il primo del genere ottenuto da un’area interportuale in Italia – consente al velivolo di eseguire missioni sia di giorno che di notte decollando da un hangar robotico con funzione di protezione e stazione di ricarica situato sulla sede dello stesso Interporto di Padova, sotto la supervisione da remoto di un pilota qualificato. In caso di criticità questo può prendere il controllo manuale del mezzo, approfondendo anche col drone stesso le ragioni dell’alert.
“È un importante passo per noi, ma è anche un evento importante per tutta la comunità logistica” ha commentato il direttore generale di Interporto Padova Roberto Tosetto, che ha sottolineato come l’iniziativa non solo sia uno “sviluppo tecnologico significativo”, ma anche abbia portato alla “definizione con Enac di una normativa apposita che prima non esisteva e che oggi permette di replicare questo tipo applicazioni in altri ambiti”.
Un ulteriore sviluppo previsto dal progetto riguarda la realizzazione di payload intelligenti, ovvero contenitori merci il trasporto di carichi leggeri, con peso da 10 a 15 chilogrammi.
Più nel dettaglio, spiega interporto di Padova, l’iniziativa è solo un elemento previsto dalla partnership tra la società e Remotely Piloted Aircraft Systems Academy Cardtech; in futuro potranno essere sviluppati vertiporti merci” cioè aeroporti dedicati esclusivamente al decollo e atterraggio dei droni.
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